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TAURIANOVA (RC), SABATO 16 NOVEMBRE 2024

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Sanità, de Magistris, “Che fine hanno fatto i soldi destinati ai malati di Sla?” Il comportamento scellerato della Regione Calabria sulla garanzia del diritto alla salute dei suoi cittadini è da bocciare e condannare su tutti i fronti, soprattutto per i gravi danni causati alle categorie più fragili come i malati di Sla e le loro famiglie

Sanità, de Magistris, “Che fine hanno fatto i soldi destinati ai malati di Sla?” Il comportamento scellerato della Regione Calabria sulla garanzia del diritto alla salute dei suoi cittadini è da bocciare e condannare su tutti i fronti, soprattutto per i gravi danni causati alle categorie più fragili come i malati di Sla e le loro famiglie

«Il comportamento scellerato della Regione Calabria sulla garanzia del diritto alla salute dei suoi cittadini è da bocciare e condannare su tutti i fronti, soprattutto per i gravi danni causati alle categorie più fragili come i malati di Sla e le loro famiglie. E non da ora, ma già da qualche anno. Infatti risalgono almeno al 2019 le denunce sul ritardo da parte della Cittadella di Catanzaro dell’erogazione dei fondi che il governo stanzia ogni anno alle Regioni attraverso il Fondo nazionale per la non autosufficienza». Lo afferma, in una nota, Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione.
«Negli anni passati la Regione Calabria, con la sola eccezione dell’Asp di Crotone – aggiunge – aveva erogato solo i fondi stanziati dal Governo nel 2014 (4,8 milioni), senza emettere ulteriori avvisi pubblici per l’erogazione dell’Fna 2015 (5,5 milioni), 2016 (13,8 milioni), 2017 (15,4 milioni) e 2018 (15,5 milioni). La cifra ammonta a 50,2 mln di euro mai percepiti dai malati di SLA. E c’è da chiedersi che fine abbiano fatto questi soldi. Da quanto apprendo, si stimano circa 200 persone con questa grave patologia. Eppure in Calabria non esiste un centro di diagnosi e management multidisciplinare ed i soli due centri regionali, l’ospedale Annunziata di Cosenza e il Mater Domini di Catanzaro, mancano di risorse adeguate per questa malattia ad alta complessità. Stiamo parlando di soggetti con mobilità molto ridotta o del tutto azzerata che avrebbero bisogno costante di presìdi e ausili necessari, come sistemi posturali e strumenti di comunicazione necessari a garantire una migliore qualità di vita, a seguito della progressiva perdita della funzione fonatoria».
«Inoltre – continua de Magistris – questi pazienti ricevono con 4 anni di ritardo, rispetto al resto d’Italia, l’assegno di cura stabilito in 600€/mensili ed erogato per il tramite delle Asp. Attualmente, pur essendo a fine agosto 2021, le risorse Fna annualità 2016 ‘dovrebbero’ essere in fase di erogazione in questi giorni a copertura però della sola annualità 2020. Inoltre, nonostante la delibera 125 di Giunta regionale del 30 marzo 2017 lo abbia istituito, da circa due anni non viene convocato il Tavolo tecnico consultivo disabilità gravissime, che avrebbe le finalità di supportare le azioni promosse dalla Regione Calabria assente. Altro vuoto inaccettabile riguarda la formazione degli assistenti familiari: dal 2011. Esiste un fondo di € 124.600,00 (accreditato all’Asp di Catanzaro nella sua qualità di capofila con decreto n. 2420 del 7 marzo 2017) che giace inutilizzato. E non esiste una Pianificazione Condivisa delle Cure, così come prescritto dalla normativa vigente L. 219/2017. Non basta il caos delle Asp sottodimensionate, perché i medici con contratti precari che vengono rinnovati di tre mesi in tre mesi non sono sia nelle guardie mediche, che nei servizi di ambulanza. L’unica cosa in cui la Regione Calabria è efficiente è il pedissequo e costante finanziamento della migrazione sanitaria».
«È una vergogna internazionale – conclude de Magistris – alla quale porremo fine non appena i cittadini ci affideranno l’onere e l’onore di amministrare questa regione distrutta da una politica da condannare per alto tradimento al popolo calabrese».