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Sanità, ecco la lettera aperta che una giovane di San Giovanni in Fiore ha inviato a Luca Romagnoli

| Il 09, Feb 2013

Eufemia Barca ha scritto al candidato presidente del Consiglio per la lista Fiamma Tricolore, evidenziandogli l’allarmante situazione in cui versa il settore della sanità in Calabria ed invitandolo “a farsi ben presto un giro nella nostra regione, specie nella provincia di Cosenza, perché solo cosi potrà ben capire la necessita di un Ospedale che risponde alle esigenze di ogni cittadino calabrese, malato o familiare di un malato che sia”

Sanità, ecco la lettera aperta che una giovane di San Giovanni in Fiore ha inviato a Luca Romagnoli

Eufemia Barca ha scritto al candidato presidente del Consiglio per la lista Fiamma Tricolore, evidenziandogli l’allarmante situazione in cui versa il settore della sanità in Calabria ed invitandolo “a farsi ben presto un giro nella nostra regione, specie nella provincia di Cosenza, perché solo cosi potrà ben capire la necessita di un Ospedale che risponde alle esigenze di ogni cittadino calabrese, malato o familiare di un malato che sia”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ datata 4 febbraio 2013 la “lettera aperta” che una nostra conterranea, Eufemia Barca da San Giovanni in Fiore, ha inviato al candidato Presidente del Consiglio per la lista Fiamma Tricolore, l’on.le Luca Romagnoli, di cui appresso riportiamo il testo, ritenendolo un importante esempio di come la pensino tanti nostri giovani corregionali sulla politica e sul peso delle sue decisioni sulla loro vita e sul futuro della nostra terra.

“Egregio Onorevole, mi chiamo Eufemia Barca, ho 24 anni e sono di San Giovanni in Fiore, un paesino di alta montagna situato nel cuore della Sila Cosentina, in Calabria, da cui, spinti dalla ormai dilagante crisi economica molti giovani e le loro famiglie abbandonano questa terra per recarsi al nord o, addirittura, in Svizzera o in Germania, alla ricerca di nuovi sbocchi lavorativi…. La mia terra, come certamente ben sa, non offre futuri economici positivi alla popolazione come, del resto, non offre neanche buoni prospettive per chi può aver bisogno di assistenza sanitaria o cure, seppur di elementare qualità. In Calabria la sanita è sempre stata protagonista di vicende di assistenzialismo; clientelismo; tagli ai posti letto, soprattutto degli ospedali di quei paesi, come San Giovanni in Fiore, che vivono una situazione disagiata in quanto situati in alta montagna e distanti oltre 50 km da altri grandi centri ospedalieri della Calabria; per non parlare poi dei danni che ci porta la ndrangheta. Negli ultimi quindici anni i governi regionali che si sono susseguiti senza soluzione di continuità hanno introdotto una politica sanitaria inadeguata. Da una parte il centro sinistra capitanato da Agazio Loiero, che si è inventato un gioco sporchissimo con i suoi cari amici di partito sistemandoli, per ricatti elettorali, nelle cliniche e nei vari ospedali sottoposti ai sistemi mafiosi, dall’altra parte abbiamo Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio Calabria e coordinatore regionale del pdl, che ha ben pensato di penalizzare gli ospedali utili e privi di ‘ndrangheta, tralasciando di intervenire, anzi potenziando il sistema di controllo clientelare gli ospedali della piana reggina, dove la maggior parte dei medici e infermieri sono tutti suoi amici di partito….

Ora siamo stufi e stanchi di queste vicende. Il diritto alla salute non è ne un privilegio ne un dono divino. La Calabria e l’Italia tutta hanno bisogno di una sanità seria e che rispecchi ogni forma di legalità …. Il medico deve essere amico del paziente, non servo della malapolitica e delle varie cosche mafiose…… Spero che abbia recepito il contenuto della lettera e perciò La invito a farsi ben presto un giro in Calabria, specie nella provincia di Cosenza, perché solo cosi potrà ben capire la necessita di un Ospedale che risponde alle esigenze di ogni cittadino calabrese, malato o familiare di un malato che sia!”

Natale GIAIMO, Portavoce Liste Fiamma Tricolore Calabria