Sanità, Fials presente alla manifestazione di Lamezia Fronte comune contro il decreto Scura
Una folta delegazione del Sindacato Fials ha partecipato alla manifestazione di Lamezia in occasione del”Corteo Coordinamento 19 marzo ”. «Un’adesione – scrive la Seg.Prov Fials – quasi totale della città». E’inutile andare alla ricerca dei numeri quando i tempi a disposizione erano molto brevi.Alla fine ce l’abbiamo fatta. E’ stato siglato fino all’ultima parola un accordo di coordinamento cittadino apartitico i cui termini non riguardano la compravendita di un bene oppure soltanto lo scambio di una prestazione: la posta in gioco che è stata scambiata alla stregua di una merce è il “ Blocco del Decreto Scura “che ha visto sfilare per la città non sono solo centinaia di migliaia di persone ma anche i Sindaci che rappresentano i bisogni di salute della popolazione .Anche loro hanno deciso da che parte stare solo di fronte a delle rivendicazioni ritenute giuste e apartitiche . Noi siamo stati presenti : vorremmo fare capire anche le nostre ragioni e ricordare che il corteo, oltre che una forma di protesta, è anche un sacrificio per chi vi aderisce. Infatti quando si protesta non andando al lavoro si perde lo stipendio di quella giornata; quindi chi decide di esserci è come se pagasse direttamente per manifestare il proprio disaccordo. Noi abbiamo protestato perché crediamo che le proposte relative alla nuova rete ospedaliera del Decreto Scura , in discussione in questi giorni, siano contrarie a quelle necessarie a creare davvero una “buona Sanità”.Nel corteo di Lamezia abbiamo dato vita a una manifestazione pacifica, con una vera e propria marea di gente che è’ stata una prima vertenza cittadina, che vede come soluzione ottimale un concordato per salvare la Sanità di Lamezia e del suo comprensorio in risposta all’ infelice decreto che sta viaggiando in direzione contraria. Per questo richiediamo con forza il blocco del Decreto n30 dell’ing.Scura con importanti modifiche sul contenuto e sulla forma. Perché se verrà approvato, il senso della Sanità Pubblica Territoriale (così come previsto dalla nostra legge più importante che è la Costituzione della Repubblica Italiana) verrebbe completamente alterato. In questa comunicazione vi parliamo ancora di come sta cambiando la sanità per le famiglie e per la popolazione :vi sarete accorti che, da qualche anno, chi parla di Sanità fa come se parlasse di un negozio, di un’azienda, di una fabbrica. Ci sono le “offerte” formative, si cerca di “risparmiare” razionalizzando, i “profitti” perfino il termine “competenza” è spesso avvicinato al significato della “competizione”, cioè di una gara e non interpretato nel suo senso originario che è “andare insieme” o ancor meglio “arrivare ad uno stesso punto”.La Sanità non è un supermercato o un’Azienda dove ognuno può essere illuso dalla pubblicità e poi comprare ciò che desidera; “la Sanità è un organo costituzionale che ha il compito di elargire Salute ai cittadini in tempi brevi e certi , di far sanare o guarire i cittadini valorizzando lo status di “Mente sana in Corpo sano” nel rispetto delle differenze e delle identità di ciascuno e di ciascuna. Questi compiti assegnati alla Sanità Pubblica sono costosi, sia nel senso economico che dell’impegno ma, come recitava uno slogan di qualche anno fa ”La salute non ha prezzo”e ammalarsi non può diventare un lusso soltanto per pochi .I costi per mantenere la sanità sono pagati dalle tasse dei cittadini italiani .Quando si legge sul piano di rientro di fare rete sulla “ Buona Sanità” e che purtroppo “Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra sanità” vuol dire che non ci saranno maggiori investimenti pubblici (infatti c’è scritto che “i limiti saranno quelli delle risorse disponibili ”) ma che si chiederanno soldi sempre ai privati cittadini e si dovrà andare verso un Sanità sempre più Privata.
Segreteria Provinciale FIALS Sig.ra Irene Torchia