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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Sanità, il Tar Lazio non concede la sospensiva a Santo Gioffrè "Ho il rammarico di un lavoro spezzato, di occhi che non hanno voluto vedere il dramma di una azienda umiliata ogni giorno nella sua funzione, imprigionata da chi scientemente difende i propri privilegi"

Sanità, il Tar Lazio non concede la sospensiva a Santo Gioffrè "Ho il rammarico di un lavoro spezzato, di occhi che non hanno voluto vedere il dramma di una azienda umiliata ogni giorno  nella sua funzione, imprigionata da chi scientemente difende i propri privilegi"
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Rispetto, pur non condividendola, l’ordinanza del Tar   Lazio che non mi concede la sospensiva, cosa ampliamente prevedibile visto la cessata urgenza, e attendo, serenamente, la decisone di merito che comunque, in caso avverso, appellerò al Consiglio di Stato.

Ora i miei oppositori “a prescindere” si tengano la loro gioia; a me rimane l’orgoglio di avere servito lealmente la mia terra in uno dei settori più disastrati dove i “poteri” hanno lungamente danzato  senza pudore sui diritti degli ammalati.   Si, lo ribadisco, ho assolto un mandato, spezzato assurdamente proprio  pochi giorni prima del suo scadere, in spirito di “servizio repubblicano”  in nome e per conto di una  Azienda che aveva smarrito   la sua funzione di presidio insostituibile   a tutela del  diritto alla salute dei cittadini. Mi rimane l’orgoglio –  che nessuno potrà cancellare –  di avere  impedito l’esecuzione di transazioni  per milioni di euro già in precedenza deliberati; di essermi speso senza limitarmi all’ordinario, affiancando il soggetto attuatore per il rientro dal debito; di avere  strenuamente cercato di oppormi ad un attacco imponente alle casse dell’Ente promuovendo procedure trasparenti per  il pagamento dei creditori;. Con  me, nel Palazzo i mercanti del tempo non hanno nemmeno provato ad entrarci;

Non ho rimpianti per la fine di una funzione che non avevo chiesto, né, tantomeno,  aspettavo e che ho accettato in spirito servizio. Ho, si, il rammarico di un lavoro spezzato, di occhi che non hanno voluto vedere il dramma di una azienda umiliata ogni giorno  nella sua funzione, imprigionata da chi scientemente difende i propri privilegi nel disprezzo dei diritti degli ammalati e degli operatori sanitari che silenziosamente ogni giorno cercano di non fare affondare la nave. Alla Azienda, di cuore,  auguro di trovare la rotta smarrito.

Santo Gioffrè