Sanità, Imbalzano: “Oliviero si deve dimettere” Il consigliere regionale analizza le condizioni in cui versano i vari ospedali calabresi
“L’intollerabile condizione in cui è stata ridotta la Calabria per manifesta incapacità amministrativa e gestionale di questa maggioranza ed il silenzio assordante di quasi tutto il Consiglio Regionale, ridotto scientificamente all’impotenza e nella impossibilità di legiferare, tant’è che ben cinque leggi sono state sonoramente bocciate in questi giorni dalla Corte dei Conti, ormai visibilmente rassegnato a far scorrere questi ultimi mesi di fine consiliatura, anzi quasi impaurito di affrontare una qualsiasi emergenza per non fare emergere il disastro generalizzato in ogni comparto, porta gran parte della comunità calabrese ad una inequivocabile e consigliabile conclusione: DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO REGIONALE”.
E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, esponente di Forza Italia e già Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale e quindi profondo conoscitore delle dinamiche interne alla Regione.
“Dopo aver partecipato, ancora una volta ieri, al Sanità Day all’Ospedale di Locri, struttura Spoke ormai inesorabilmente ridimensionata, ed aver ascoltato il drammatico appello del Vescovo della Diocesi Mons. Oliva, del Sindacato, dei Sindaci del Comprensorio ed i commenti dei Sanitari quotidianamente in trincea, NELL’ASSENZA TOTALE DEI CONSIGLIERI REGGINI DI MAGGIORANZA, ci chiediamo quale atto eclatante aspettano Commissario e Dipartimento della Salute per assumere le iniziare minime per arrestare il degrado di questa vitale e preziosa struttura che serve la grande Comunità Jonico-Locridea”, aggiunge Candeloro Imbalzano.
“Se a ciò si aggiunge la spoliazione indecente dell’Ospedale di Gioia, l’estrema precarietà in cui lavora il personale sanitario e parasanitario di quello di Polistena, le vicissitudini senza fine dell’Ospedale di Melito ed ora lo stato di pericolosa – per i malati – confusione in cui è precipitata l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, dopo le inquietanti dimissioni del Manager che l’ha diretta in questi anni, mentre Commissario e Presidente Oliverio da mesi continuano a farsi una lotta sorda girandosi dall’altra parte di fronte a questa catastrofe ed il Governa latita nell’assumere immediate decisioni, ci chiediamo ancora come si fa ancora a cincischiare trincerandosi, ogni tanto, dietro ridicole giustificazioni ed un vergognoso rimpallo di responsabilità, che naturalmente coinvolge anche la burocrazia regionale”, continua ancora l’on. Candeloro Imbalzano.
“Ma non basta! Abbiamo denunciato nelle settimane scorse gli inconcepibili ritardi nella spendita dei Fondi della Programmazione Comunitaria 2014-2020, che porteranno fatalmente alla restituzione di centinaia di milioni di euro dei fondi POR-FSE, POR-FESR E DEL Piano di Sviluppo Rurale, nel drammatico silenzio del Consiglio Regionale, omettendo di contrastare efficacemente le tante povertà di questa Regione, impedendo a imprese esistenti e start-up di poter sopravvivere e decollare, con la nostra agricoltura che langue per bandi inutilmente farraginosi e spesso inaccessibili, ci chiediamo ancora perché ci si ostina a trascinarsi, Presidente e Consiglio, fino alla scadenza naturale, facendo precipitare la Calabria in una catastrofe dalla quale difficilmente potrà tornare indietro”, aggiunge ancora Candeloro Imbalzano.
“Ed allora, per il bene della nostra Regione e dei Calabresi, non vi è che una sola scelta: le dimissioni senza battere ciglio, salvando – sia pure in extremis – quel poco che rimane ancora recuperabile”, conclude l’on. Candeloro Imbalzano.