Sanità Lazio, Assotutela: “Liste d’attesa in violazione dei principi di legge, denunciata la Regione”
redazione | Il 17, Lug 2013
Maritato: “Dopo accurate indagini svolte dall’associazione abbiamo appurato che la sanità della Capitale, dell’hinterlnd e delle altre province della Regione è al collasso. Prendendo in esame i tempi d’attesa per alcune prestazioni, che variano da Asl ad Asl, e sono tutte fuori tempo massimo”
Sanità Lazio, Assotutela: “Liste d’attesa in violazione dei principi di legge, denunciata la Regione”
Maritato: “Dopo accurate indagini svolte dall’associazione abbiamo appurato che la sanità della Capitale, dell’hinterlnd e delle altre province della Regione è al collasso. Prendendo in esame i tempi d’attesa per alcune prestazioni, che variano da Asl ad Asl, e sono tutte fuori tempo massimo”
“La nostra Associazione a tutela dei diritti dei cittadini ha proceduto
alla denuncia, presso le autorità competenti, del presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti, per non ottemperare al decreto 124/98 e all’articolo 32 della Carta Costituzionale (La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La
legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana). I motivi sono riferiti ai tempi d’attesa pressoché esplosi
negli ultimi mesi per mancanza di controllo e procedure di
abbattimento”. Una di queste potrebbe essere il potenziamento del
Recup.
E’ quanto dichiara il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato.
“Dopo accurate indagini svolte dall’associazione abbiamo appurato che la
sanità della Capitale, dell’hinterlnd e delle altre province della Regione
è al collasso. Prendendo in esame i tempi d’attesa per alcune prestazioni,
che variano da Asl ad Asl, e sono tutte fuori tempo massimo. Per esempio,
per un ecocolordoppler dei vasi epiaortici nell’ospedale di Tivoli passano
più di 8 mesi per dirne una. Per altre Asl, come per esempio la Roma E, per
alcune prestazioni risultano addirittura chiuse le liste prenotazione –
precisa Maritato –.
Di seguito alcuni esami e i tempi per sostenerli:
Ecocolordoppler cardiaco a riposo o dopo sforzo: i tempi hanno una media di
200-350 giorni a seconda delle Asl o Aziende ospedaliere: novembre del 2013
presso l’Asl Roma B, nell’Asl Roma A, Asl Roma H, ottobre 2013 all’Asl Roma
E settembre 2013 presso l’Asl Roma F o addirittura febbraio 2014. Protesi
al ginocchio e operazione all’anca scende: I tempi di attesa media negli
ospedali romani sono a 18 mesi per la protesi al ginocchio quando ci si
rivolge agli specialisti del Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina o a
quelli del Santo Spirito. La lista d’attesa per l’operazione all’anca
scende a 17 mesi, sfiora i sei mesi al Cto ma si attesta su appena 30-40
giorni al Sant’Eugenio. Ecografie del Capo e del Collo: Pressoché
impossibile una prenotazione entro i 365 giorni in molti ospedali
romani. Ecografie
dei cavi ascellari e della cute e sottocute: siamo ai 9 mesi almeno di
attesa nel territorio di tutto il Lazio. Ecografia Cardiaca –
Ecocardiogramma M/B: occorre attendere, sino a Settembre nell’Asl Roma H ad
Albano, a Dicembre presso l’Asl Roma D e Gennaio presso l’ Asl Roma G,
Febbraio presso l’Asl Roma F sino ad un anno circa presso l’Asl Roma C ed
il San Camillo Forlanini. Risonanze magnetiche al cervello e tronco
encefalico: Occorre attendere 240 giorni a Frosinone, circa 300 giorni per
il Policlinico Tor Vergata, non ci sono disponibilità o sono oltre i 365
giorni presso l’Ospedale Sant’Andrea, presso il San Camillo de Lellis a
Rieti, presso il Santo Spirito nell’Asl Roma E, ad Albano nell’Asl Roma H,
nell’Asl Roma A presso il Nuovo Regina Margherita, a Belcolle di Viterbo,
al San Camillo di Roma e al San Giovanni Addolorata.
“L’assurdo è che pagando le stesse prestazioni ossia prenotando in regime
di intramoenia come per incanto – aggiunge Maritato -, nello stesso
ospedale e con lo stesso medico professionista, la prestazione si ottiene
massimo entro 2 giorni. A questo proposito la denuncia presentato alla
Procura di Roma si propone di chiedere l’avvio di un’indagine per valutare
le violazioni palesi di legge. E in virtù di queste Assotutela, chiede alla
Regione Lazio di potenziare il servizio Recup aprendo e concedendo l’intero
pacchetto delle prestazioni del servizio sanitario alle agende di
prenotazione che ad oggi, per alcune strutture, sono ridotte addirittura al
10 per cento. Ed è proprio in tal senso che – conclude Maritato – il
servizio Recup può essere utilizzato come strumento di controllo sugli
sprechi e sull’inappropriatezza delle prestazioni sulla spesa sanitaria r
egionale”.