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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

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Sanità, Napoli (Fli): “Fare chiarezza sui lodi arbitrali di Cosenza”

Sanità, Napoli (Fli): “Fare chiarezza sui lodi arbitrali di Cosenza”

| Il 23, Mag 2012

Rivolta interrogazione ai ministri della Salute ed Economia

Sanità, Napoli (Fli): “Fare chiarezza sui lodi arbitrali di Cosenza”

Rivolta interrogazione ai ministri della Salute ed Economia

 

 

La parlamentare Angela Napoli (Fli) ha reso noto di aver presentato una interrogazione ai Ministri della Salute e dell’Economia e finanza per sapere, in riferimento alla situazione sanitaria dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza, quanti sono “esattamente i lodi arbitrali stipulati nella regione, e quali avvocati sono stati nominati come arbitri, e se sono ricorrenti sempre gli stessi professionisti o comunque gli stessi studi legali; a quanto ammonta complessivamente l’esborso delle aziende sanitarie per i compensi dei componenti dei collegi arbitrali; a quanto ammontano le risorse oggetto di transazioni in esito ai giudizi arbitrali”. “Con deliberazione – scrive l’On. Napoli – del Consiglio dei ministri, adottata nella seduta del 30 luglio 2010, il Presidente pro tempore della regione Calabria è stato nominato commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario; il commissario ad acta, con decreto n. 48 del 26 aprile 2012, ha provveduto a bocciare il bilancio preventivo dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza, trasmettendo nel contempo copia del provvedimento alla Corte dei Conti; tra le ragioni addotte a motivo della bocciatura del bilancio ci sarebbe la significativa e ingiustificata previsione in aumento dei debiti dell’azienda nei confronti dei suoi creditori; in Calabria, nell’ultimo periodo, sembrano essere stati perfezionati degli strani accordi tra alcune aziende sanitarie provinciali e i loro creditori; molti dei sopracitati accordi sono stati stipulati con l’Azienda sanitaria di Cosenza e riguardano proprio i crediti verso case di cura; la maggior parte di questi crediti sembrerebbero essere individuabili nelle somme riferite all’extrabudget delle case di cura private accreditate”. “L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza – prosegue – ha dato corso a svariati lodi arbitrali per diversi milioni di euro; in ragione della sopraindicata pratica si sono prodotte, peraltro, secondo l’interrogante significative retribuzioni ai componenti dell’organo giudicante e parcelle ai difensori, il tutto a danno dell’economia pubblica già precaria, aggravata da milioni di euro che alla luce delle citate sentenze sarebbero non dovuti e da quelle che appaiono all’interrogante assurde spese procedurali sopravvenute. Tra i soggetti che facevano parte di diversi collegi arbitrali ci sarebbe l’avvocato Enzo Paolini, precettore di parcelle di un certo rilievo dall’Azienda sanitaria (nella qualità di arbitro) e che riveste la qualifica di presidente nazionale dell’Associazione nazionale spedalità privata e, nel contempo, esercita l’attività di avvocato degli imprenditori aderenti; tale doppia veste, a giudizio dell’interrogante, è francamente dimostrativa di una non chiara commistione d’interessi, attesa una evidente incompatibilità quantomeno etica. “L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza – conclude – è risultata soccombente in molti giudizi arbitrali e, a seguito di ciò, ha proceduto a transazioni milionarie con le case di cura, nonostante i citati numerosi pronunciamenti della magistratura ordinaria in ordine alla non pagabilità delle somme”

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