Sanità, Nicolò: “Imbarazzanti le parole di Oliverio” "Da inchiesta emerge un sistema che presenta punte elevate di guasti, inadeguatezze e deficienze in una regione dove ai continui proclami ed annunci non seguono azioni coerenti ed efficaci"
“Suonano imbarazzanti le parole del Presidente Oliverio sulla gestione commissariale della sanità calabrese quando ricorda che ‘siamo gli ultimi nella Griglia dei livelli essenziali di assistenza’ ed accusa Scura di avere lavorato ‘come un corpo a se stante’, pur essendo stato quest’ultimo nominato dal Premier Renzi ed appartenendo allo stesso partito politico”.
E’ quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò.
“Al totale scollamento tra Regione e Stato si aggiungerebbero poi una serie di dati scandalosi fotografati da una recente inchiesta giornalistica che ha squarciato il velo su una realtà sanitaria che desta inquietudine. Quel che emerge – sottolinea Alessandro Nicolò – è un sistema che presenta punte elevate di guasti, inadeguatezze e deficienze in una regione dove ai continui proclami ed annunci non seguono azioni coerenti ed efficaci in grado di inverare il cambiamento”.
“Lampanti le incongruenze nell’organizzazione e nella distribuzione del personale sanitario mentre vi sono quasi mille lavoratori del comparto che operano da anni con contratti a termine in attesa ancora di essere regolarizzati. Che dire poi dei dati che certificano percentuali elevate di esenzioni dal turno di lavoro” – prosegue il Capogruppo.
“Primato negativo della Calabria anche nella prevenzione, specie in quella oncologica dove si registrano gravi, inaccettabili ritardi. A questo si aggiunga la prospettiva scoraggiante annunciata dalle associazioni di categoria calabresi circa la riduzione di 700 unità del personale delle strutture assistenziali extra ospedaliere accreditate. Effetto quest’ultimo del Dca n. 26/2016 che prevede tagli dal 10 al 30% e che fissa i tetti di spesa mensili per il 2016, vietando la sforamento del budget in dodicesimi e, di conseguenza, condizionando negativamente ricoveri e prestazioni socio-sanitarie”.
“Altro elemento di forte disagio che incide pesantemente sulle casse regionali sono le spese legate all’emigrazione sanitaria: voce che solo nel 2015 è costata 300 milioni di euro” – stigmatizza l’esponente politico.
“Considerato il primato negativo della Calabria in tutte le classifiche sanitarie nazionali e le carenze strutturali, di prestazioni e di servizi alle quali siamo continuamente esposti, urge un’immediata inversione di tendenza” – afferma Alessandro Nicolò.
“Serve una forte presa di posizione da parte del Presidente Mario Oliverio nei confronti delle disposizioni commissariali, in particolare, del Decreto 26/2016, affinché la situazione della sanità in Calabria possa essere ricondotta nell’alveo della normalità. E’ questo il primo passo verso un nuovo sistema della salute dove – conclude il Capogruppo di Forza Italia – possano essere garantiti alti standard qualitativi sia in termini di prestazioni erogate che di risorse impegnate”.