Sanità, nuova protesta dei primari di Vibo Valentia Lettera indirizzata ai vertici dello Stato
VIBO VALENTIA – Continua la protesta dei primari di Vibo Valentia contro il decreto commissariale di Massimo Scura. I medici dell’ospedale “Jazzolino” hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Premier Matteo Renzi evidenziando la loro lotta contro la riorganizzazione della rete ospedaliera. Una missiva nata anche con lo scopo di smentire quella sensazione che ormai si è trasformata in certezza secondo cui «l’unico obiettivo degli amministratori che si sono succeduti nel tempo pare esser stato quello del ridimensionamento del nosocomio di Vibo, con la soppressione lenta ma continua delle unità operative».
Sugli effetti della riorganizzazione, i primari sottolineano come sia alla «scomparsa la Medicina nucleare ed i servizio di Riabilitazione (15 posti letto), siano seguite quella della Chirurgia di urgenza (dieci posti), dalla Orl, dalla Nefrologia e dal servizio di Microbiologia. Senza contare che da circa dieci anni non vengono espletati i concorsi per medici ed infermieri per cui la situazione assistenziale nelle Unità operative e nei servizi si è abbassata tanto da non poter consentire, in alcuni casi, i livelli essenziali di assistenza. Nel pronto soccorso, poi, per coprire i turni, si è ricorso all’utilizzo di medici di guardia medica senza una adeguata esperienza per quanto concerne l’emergenza».
L’obiettivo dei primari è il seguente: «Sospensione dell’esecutività del decreto 30 e conseguente nuova riorganizzazione della rete ospedaliera della Calabria tale da garantire ovunque identiche possibilità di assistenza per come garantito dal decreto numero 70».