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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Sanità provincia reggina allo sbando, Fil scende in piazza La sigla sindacale si mobilita contro il silenzio dell'Asp

Sanità provincia reggina allo sbando, Fil scende in piazza La sigla sindacale si mobilita contro il silenzio dell'Asp
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La sanità calabrese e quella della provincia di Reggio in particolare sono ormai allo sbando. Abbiamo assistito inermi, come cittadini e come dipendenti, alla smantellamento sistematico di strutture e di professionalità in nome di un disegno di riforma che non è andato oltre il tentativo di tagliare la spesa tagliando i servizi. Oggi ci ritroviamo con la peggiore sanità in Europa, incapace per mancanza di strutture, apparecchiature e personale, di garantire il diritto alla salute dei cittadini.

In tutti questi anni sono rimasti inascoltati gli appelli accorati di sindaci, cittadini e organizzazioni sindacali: da mesi chiediamo un incontro con la Commissione Straordinaria ma i nostri ripetuti inviti, peraltro reiterati anche con la “mediazione” del Prefetto, sono rimasti inascoltati. Le responsabilità di questo “sfascio” sono da imputare ad una politica miope, insensibile e disattenta, che non risparmia neanche i rappresentati del Governo (leggi i Commissari) che si sono succeduti in questi lunghi anni.

Dopo l’ennesimo silenzio, successivo ad una reiterata richiesta di incontro, silenzi che nemmeno l’intervento del Prefetto di Reggio Calabria è riuscito a scalfire, abbiamo deciso che è ora di scendere in piazza con una manifestazione senza colore politico (perché il diritto alla salute non può avere alcun colore politico): domani alle 10.00 saremo dunque in Piazza Italia, per dare voce alle istanze dei lavoratori e degli utenti. Invitiamo tutti i Sindaci della Provincia di Reggio Calabria, i Consiglieri Regionali, Metropolitani e Comunali, la Deputazione di questa provincia, ma soprattutto tutte le associazioni e i cittadini ad unirsi alla nostra protesta che proseguirà con uno sciopero della fame finché non avremo la certezza di essere finalmente “ascoltati”.

Il Segretario Generale
Giuseppe Martorano