Sanità, Scura potenzia organico ospedale di Polistena In arrivo 4 primari, 8 dirigenti medici ed il responsabile medico del presidio ospedaliero
di Giuseppe Campisi
Polistena – Con il decreto commissariale n. 55 firmato lo scorso 13 febbraio, il Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, Massimo Scura, ha autorizzato, tra gli altri, l’assunzione di 13 unità in relazione al fabbisogno di personale correlato alla riorganizzazione della rete ospedaliera e di emergenza urgenza per il presidio ospedaliero S. Maria degli Ungheresi di Polistena. Si tratta di 4 primari per i reparti di Ostetricia e Ginecologia, Psichiatria, Cardiologia, Chirurgia Generale, una figura dirigenziale medica dedicata al presidio e 8 dirigenti medici (uno per il reparto di Medicina Generale, due per Ortopedia e Traumatologia, ancora due per Ostetricia e Ginecologia, due per Radiologia ed uno per la specialità della Chirurgia Generale).
Un provvedimento – voluto a garanzia del livelli di produzione, del volumi prestazionali e degli standard quali-quantitativi delle strutture sanitarie dedicate all’assistenza ospedaliere e del rispetto dell’orario di lavoro e della turnistica – che permette certo di alleggerire la pressione lavorativa sul presidio spoke di Polistena rimasto l’unico riferimento sanitario per l’intero comprensorio della Piana e che, comprensibilmente, non potrà che favorire una migliore redistribuzione dei carichi sul personale, con evidenti benefici anche sui pazienti, ma che ancora non garantisce la piena operatività della pianta organica in relazione al fabbisogno reale delle prestazioni effettuate in tutti i reparti del nosocomio. Contestualmente i Commissario Scura ha dato mandato ai Direttori Generali delle Aziende del SSR di procedere alla copertura dei posti con contratto di lavoro a tempo indeterminato con corrispondente riduzione delle prestazioni aggiuntive.
In totale, per l’intero sistema sanitario regionale, l’ufficio commissariale ha autorizzato l’assunzione di oltre 470 unità per una spesa annua complessiva di che supera i 18 milioni di euro. Resta da sperare solo che non si tratti di una concessione-spot piovuta sulla testa dell’utenza nel pieno dello svolgimento di una estenuante campagna elettorale ma che sia il prologo di un’azione concreta volta al potenziamento dell’intero comparto sanitario calabrese che di tutto necessità fuorché di propaganda. Mentre di buona sanità si e pure parecchia.