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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 19 NOVEMBRE 2024

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Sant’Ilario dello Jonio, oggi il convegno di Confagricoltura

Sant’Ilario dello Jonio, oggi il convegno di Confagricoltura

| Il 04, Mag 2011

“La Politica agricola comunitaria post 2013 – proposte e riflessioni” è il tema del dibattito che si terrà all’oratorio del “Sacro cuore”

Sant’Ilario dello Jonio, oggi il convegno di Confagricoltura

“La Politica agricola comunitaria post 2013 – proposte e riflessioni” è il tema del dibattito che si terrà all’oratorio del “Sacro cuore”

 

Dal 2000 ad oggi si sono susseguite ben tre riforme della Politica Agricola Comune: Agenda 2000, la riforma Fischer e l’Health check. Con questo ultimo “aggiustamento”, chiamato “Health Check”, di fine 2008, la Politica Agricola Comune (PAC)  ha in sostanza chiuso il cerchio del lungo percorso di riforme avviato nel 2003 trovando così un suo assestamento. Ora, il dibattito da parte del mondo agricolo e accademico si sposta necessariamente sul futuro della PAC, ovvero su come tale importante politica europea dovrà essere strutturata dopo il 2013, anno in cui prenderà il via il nuovo periodo di programmazione finanziaria che si concluderà nel 2020.  Queste riforme hanno rinnovato profondamente la PAC, segnando un taglio netto con il passato, sia negli obiettivi che negli strumenti. Fino al 2013, la PAC non prevede ulteriori cambiamenti, ma è in atto  il dibattito sul suo futuro dopo tale data che porterà molteplici novità. Confagricoltura Reggio Calabria, per confrontarsi ed informare gli imprenditori agricoli sulle novità che saranno introdotte dopo il 2013 ha organizzato, con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Sant’Ilario dello Jonio, un convegno sul tema “La Politica Agricola Comunitaria post 2013 – proposte e riflessioni” che si terrà oggi presso l’Oratorio del “Sacro Cuore” a Sant’Ilario Marina. Dai primi documenti elaborati dalla Commissione U.E. si evidenzia come il cambiamento dello scenario economico e politico pone in primo piano il tema della competitività delle imprese agricole italiane e dei sistemi agricoli. Questo perché i problemi dell’agricoltura sono la competitività, l’innovazione e la partecipazione alla filiera, e non si risolvono solamente con il sostegno pubblico. Occorrono imprese più competitive, più efficienti, più orientate all’innovazione, alla comunicazione e al mercato, nonché filiere più organizzate e reti di imprese agroindustriali più stabili. Rimarranno gli attuali temi (sostegno al reddito, garanzia dei mercati, condizionalità) oppure la nuova PAC si concentrerà su nuovi obiettivi? I beneficiari della PAC saranno tutte le imprese agricole o solo le “vere imprese professionali”? A queste domande, la PAC dovrà dare risposte. Le questioni sul tappeto sono molteplici.  Su questi temi si baserà la relazione del Direttore del servizio economico di Confagricoltura, Franco Postorino, mentre il Professore Francesco Saverio Nesci, Docente di economia ed estimo rurale della facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, presenterà uno studio sul settore agricolo in Calabria. Nel presentare l’importante iniziativa Confagricoltura Reggio Calabria evidenzia che la Politica Agricola Comune (PAC), che da sempre ha regolato le attività del settore agricolo e dello sviluppo rurale, necessita ora di nuovi criteri per svolgere al meglio la propria funzione nei 27 Stati membri dell’Unione Europea per il periodo successivo al 2013. Viviamo, pertanto – sottolinea l’Organizzazione degli imprenditori agricoli reggini – un momento cruciale per la definizione sia delle priorità sia delle modalità attraverso cui il contributo dell’agricoltura europea dovrà essere ottimizzato per lo sviluppo di opportunità economiche ed occupazionali nelle regioni rurali di tutta l’UE. Ciò impone delle scelte importanti che rischiano di penalizzare le specificità produttive e territoriali di molte aree rurali europee. Così, dalla scelta del criterio più equo per la ripartizione dei pagamenti diretti per gli agricoltori alle nuove politiche per lo sviluppo rurale (PSR 2014-2020), la posta in gioco per l’agricoltura calabrese si rivela molto alta e capace di pregiudicare gli obiettivi, di lungo termine, legati alla salvaguardia del territorio rurale e forestale, alla tutela dei nostri giacimenti agroalimentari e alla creazione di condizioni tali da incoraggiare e supportare le future generazioni di agricoltori. Nella PAC che, adesso, stiamo scegliendo per il dopo il 2013 vi è, quindi, il futuro del nostro mondo agricolo.

redazione@approdonews.it