«Mi solleva la notizia ufficiale della riattivazione dal prossimo giugno, presso
lo Spoke di Corigliano-Rossano, dell’ambulatorio per il controllo dei trapiantati
renali e di quello dedicato alla pre-dialisi, per cui da ex dializzato e poi da trapiantato
mi sono battuto anche prima della recente elezione in parlamento » . Lo afferma,
in una nota, il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che aggiunge:
«Sarebbe assurdo se pazienti così delicati fossero costretti a spostarsi altrove,
a subire ancora problemi organizzativi e carenze derivanti dalla gestione dei servizi
sanitari, dominata da logiche contabili disumane e contrarie ai fondamenti del diritto
». «Tuttavia – prosegue il parlamentare 5stelle – la strada da fare è ancora
molto lunga, anche per l’immobilismo del consiglio regionale, che ha pilatescamente
rinunciato alle proprie prerogative. In Calabria la specialistica resta il problema
principale, nonostante i passi in avanti nel pubblico. Purtroppo, la politica rimane
in generale miope: spesso sponsorizza la sanità privata e si rassegna allo smantellamento
dei servizi determinato dagli obblighi, folli, di contenimento della spesa ». «Servono
– conclude Sapia – maggiori risorse alla sanità calabrese, per cui abbiamo già
presentato una proposta di legge, a prima firma Nesci, che riscrive le norme sul
commissariamento e sulla ripartizione del Fondo sanitario alle Regioni. Intanto sollecito
il presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, a convocare al più presto il
tavolo di confronto con l’intera deputazione calabrese, anticipato al collega 5stelle
D’Ippolito, sulle priorità e competenze istituzionali in questa fase commissariale,
volutamente interminabile».