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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024

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Saracena, il teatro promuove il centro storico Estate di qualità nel Paese del Moscato Passito

Saracena, il teatro promuove il centro storico Estate di qualità nel Paese del Moscato Passito
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SARACENA – L’arte del teatro come strumento di promozione e fruizione del centro storico del Paese del Moscato Passito, anche in estate. Il laboratorio teatrale, curato dall’artista saracenaro Vincenzo LESCI, si conferma attrattore turistico 365 giorni all’anno che continua ad intrattenere ospiti stagione dopo stagione. Saranno quattro le commedie in programma e che arricchiranno la 42esima programmazione socio-culturale estiva promossa dall’Esecutivo GAGLIARDI.

Il sipario si alzerà per il primo spettacolo GIOVEDÌ 4 AGOSTO, in PIAZZA CASTELLO, alle ORE 22. Ad esibirsi saranno quasi tutti gli attori che interpreteranno, alla loro maniera, dei corti teatrali comici scelti da loro stessi sul sito web Youtube.
Per voler ridere dei gelosi, innamorati e goffi bisogna spostarsi in PIAZZA CONVENTO SUORE,

VENERDÌ 5, alle ORE 21.45. Con la partecipazione straordinaria del GRUPPO VOCALE AMARANTA, Francesca SENATORE e Elisabetta NESCA. Durante la serata interpretata una
delle più belle opere scritte da Carlo GOLDONI: LA LOCANDIERA. Lo spettacolo si incentra su Mirandolina, la padrona della locanda, che tramite la sua arte di “Donna” riuscirà ad incantare e soggiogare tutti i suoi corteggiatori, e intanto, loro tra gelosia, amore e goffaggine, faranno da cornice ad un storia tanto vecchia quanto attuale, piena di comicità di situazione.

MARTEDÌ 9, uno spettacolo interpretato dagli attori amatoriali adulti. NUOVE SCENE NON
CENSURATE da Youtube …ARÙ CASTIDDR, in PIAZZA CASTELLO, alle ORE 21.45.

GIOVEDÌ 11, alle ORE 21.45, il gran finale con una Commedia intitolata LA RAPINA, in
PIAZZA CASTELLO. Il protagonista sarà catapultato in una situazione tanto irreale quanto comica, dove il cattivo trionfa e il debole perde sempre. Ma il problema che non si capisce chi è il debole della situazione, oppure, forse in fondo lo sono tutti.