E’ davvero stupefacente la leggerezza con cui l’amministrazione comunale riesce a smentire se stessa su tutte le questioni di una certa rilevanza di cui è costretta ad occuparsi.

Da ultimo, il caso dello smaltimento dei rifiuti.

Dopo aver scritto nel programma elettorale (sul quale hanno preso i voti) che “la gestione dell’umido tramite il sistema della lombricoltura non è sostenibile né tecnicamente né economicamente” e caratterizzato la propria condotta in questo ambito per un anno e mezzo all’insegna della confusione e dell’inerzia (in un consiglio comunale il sindaco dichiarava addirittura che stavano verificando se i lombrichi erano vivi o morti), portando alle stelle le bollette per i cittadini, sembrava che la soluzione fosse stata individuata nella “raccolta a peso dei rifiuti”.

Esperti provenienti da altre regioni, foto di rito, impegno ad approfondire la materia ed a riconvocare (“nei prossimi giorni”, si leggeva nel comunicato) il “tavolo di confronto”.

Ma forse no. Perché oggi apprendiamo che i lombrichi, grazie ad un finanziamento regionale, stanno per tornare in scena (o in azione, se si preferisce).

E sì, perché l’amministrazione comunale “ha scommesso fin dal suo insediamento sulle potenzialità di questa struttura”. Non è una barzelletta, è quanto hanno dichiarato in un comunicato stampa.

Incredibile: hanno sempre scommesso su questa struttura, tanto da aver scritto nel programma elettorale (reiterando questa posizione in vari appuntamenti pubblici e nello stesso consiglio comunale) che si trattava di una gestione insostenibile sia “tecnicamente” che “economicamente”.

Non solo: il sistema che nel programma veniva definito “superato” e “desueto” diventa addirittura un esempio di “innovazione”.

Tutto e il suo contrario ed anche oltre.Ci sarebbe da ridere, se non fosse che di mezzo c’è un’intera comunità (e le tasche dei suoi membri).

Il nostro auspicio è che questa commedia finisca al più presto e che i concittadini abbiano migliori servizi e meno tasse.