Sarah Scazzi, sindaco di Avetrana: “Per evitare polemiche nessuna iniziativa”
redazione | Il 26, Ago 2011
“Costruiremo un canile in suo onore, ma servono 250.000 euro”
Sarah Scazzi, sindaco di Avetrana: “Per evitare polemiche nessuna iniziativa”
“Costruiremo un canile in suo onore, ma servono 250.000 euro”
(ANSA) AVETRANA (TARANTO) – Per “evitare polemiche e strumentalizzazioni” l’Amministrazione comunale di Avetrana ha deciso di non organizzare per oggi alcuna iniziativa in ricordo di Sarah Scazzi, la quindicenne scomparsa e uccisa esattamente un anno fa: il 26 agosto 2010. Una messa si dovrebbe tenere stasera nella parrocchia del Sacro Cuore su iniziativa di alcuni fedeli. Lo conferma il sindaco della cittadina ionica, Mario De Marco, che difende con un detto avetranese la propria decisione: “Il gatto scuotato (scottato, ndr) – dice – teme l’acqua caldà, in questo caso il gatto siamo noi e l’acqua calda siete voi giornalisti”. Il primo cittadino dice di essere rimasto ‘scottato’ dall’iniziativa, patrocinata dal Comune nell’inverno scorso, di presentare il calendario, voluto dalla famiglia Scazzi, per raccogliere fondi per realizzare un canile intitolato a Sarah, che era solita accudire i cani randagi. L’evento sollevò mille polemiche sia perché all’iniziativa partecipò un ex tronista di ‘Uomini e Donne’ sia perché durante la sua presentazione nessuno si ricordò di rivolgere un solo pensiero alla piccola Sarah, uccisa – secondo l’accusa – dalla cugina Sabrina Misseri e dalla mamma di quest’ultima, Cosima, entrambe in carcere.
“Per realizzare il canile – afferma De Marco – attraverso l’iniziativa del calendario sono stati raccolti 30.000 euro, altri 20.000 euro ha deciso di metterli a disposizione la famiglia Scazzi: quindi, siamo a quota 50.000 euro”. Secondo i calcoli del Comune, però, per realizzare la struttura occorrono 300.000 euro. “Ma la volontà politica di realizzarlo – assicura il primo cittadino – c’é”. De Marco afferma inoltre che gli è stata preannunciata dal comandante della polizia municipale l’ipotesi di ordinare nuovamente per oggi la chiusura, alla stampa e ai curiosi, di via Deledda, la strada in cui si trova l’abitazione in cui vive, ormai da solo, Michele Misseri, il papà di Sabrina. Per ora, però, fuori dalla villa non vi sono giornalisti né cameramen. Il contadino di Avetrana, in occasione del primo anniversario dell’uccisione della nipote, ha deciso di innalzare ed oscurare il cancello e la recinzione esterna della sua casa con un lungo telo sintetico di colore verde. Così eviterà l’eventuale assedio dei media e dei tanti turisti dell’orrore.
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