Saviano:la ‘Ndrangheta al nord poggia sulla Lega Nord
redazione | Il 16, Nov 2010
Boom di ascolti, oltre 9 milioni
Saviano:la ‘Ndrangheta al nord poggia sulla Lega Nord
Boom di ascolti, oltre 9 milioni
ROMA – Dal premier Berlusconi e dal leader della Lega Bossi, a Pizza, segretario della Democrazia cristiana, passando per Di Pietro, Cesa, Rutelli, Pionati, Lombardo, ma anche per il presidente dell’Union Valdotaine Perron e il segretario Sudtiroler Volkspartei Theiner. E’ il lungo elenco dei “segretari e presidenti di partito”, una ventina, che Vieni via con me, se fosse “una tribuna politica”, dovrebbe invitare nelle prossime puntate, “che però sono solo due”. Così Fabio Fazio ha aperto questa sera la trasmissione, che ospiterà il presidente della Camera Fini e il segretario del Pd Bersani. Una lunga serie di nomi, seguita da quella di decine di partiti e movimenti, che è soprattutto una risposta alle polemiche dei giorni scorsi sulla presenza di Fini e Bersani e all’altolà della direzione generale, che ha chiesto ai responsabili di Vieni via con me di allargare la rosa degli inviti ai leader di Pdl, Lega, Idv e Udc. “L’elenco è aggiornato alle ore 21.10 di stasera”, ha ironizzato in chiusura il conduttore. RECORD DI ASCOLTI, OLTRE 9 MLN SPETTATORI E 30% – Nove milioni e 31 mila telespettatori per la puntata di ieri sera di Vieni via con me, pari al 30.21% di share: è l’ascolto record assoluto per Raitre della seconda puntata del programma con Fabio Fazio e Roberto Saviano. La trasmissione ha registrato quasi 20 milioni di contatti. SAVIANO, LA ‘NDRANGHETA AL NORD SI APPOGGIA SULLA LEGA – ”La ‘ndrangheta al Nord, come al Sud, cerca il potere della politica e al Nord interloquisce con la Lega”. Alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel tessuto politico, economico e sociale nelle regioni settentrionali, in particolare in Lombardia, è dedicata questa sera l’orazione civile di Roberto Saviano a Vieni via con me. “La Lega da sempre ha detto che non vuole qui le manette o la repressione – ha sottolineato l’autore di Gomorra – ma non basta, perché sono i soldi legali che irrorano questo territorio, è lì che il fenomeno deve essere contrastato”. Lo scrittore ha citato poi un brano di un’intervista a Miglio in cui l’ideologo della Lega si definiva a favore del “mantenimento anche della mafia e della ‘ndrangheta” e sottolineava che “bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate”. “Insomma – ha commentato – Miglio diceva che le mafie devono essere costituzionalizzate”. Contrastare le organizzazioni criminali “é fondamentale – ha aggiunto Saviano – ma ci sono leggi che possono favorirle: con lo scudo fiscale, per esempio, il rischio è che siano i loro capitali a tornare in Italia”. Lo scrittore ha concluso il suo monologo con un messaggio di ottimismo e di speranza. “In realtà non è tutto scuro, il fatto che stasera ne stiamo parlando è già un miracolo. Una delle cose che le organizzazioni temono di più è l’agire da uomini, il non piegarsi. Nel momento in cui ognuno di noi non fa il male, sta facendo arretrare loro e sta forse sognando un’Italia diversa”. MARONI: DA SAVIANO ACCUSE INFAMANTI, RAI MI FACCIA REPLICARE – ”Come ministro e ancora di più come leghista mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Roberto Saviano, animate da un evidente pregiudizio contro la Lega”. Lo ha detto all’ANSA il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, commentando le critiche alla Lega nel monologo dello scrittore ieri sera nel programma ‘Vieni via con me’. Ho chiesto al Cda della Rai il diritto di replica alle incredibili accuse lanciate da Roberto Saviano ieri sera nella trasmissione ‘Vieni via con me'”. Lo ha detto all’ANSA il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, commentando le critiche alla Lega nel monologo di ieri sera nell’ambito del programma di Raitre. “Vorrei – ha aggiunto il ministro – un faccia a faccia con lui per vedere se ha il coraggio di dire quelle cose guardandomi negli occhi”. MAZZETTI, MARONI? PUO’ REPLICARE ALTROVE – “Maroni è un ministro della Repubblica e ha disposizione telegiornali e altri programmi di approfondimento politico per replicare. Il nostro è una programma culturale, dove i politici vengono solo se sono funzionali al racconto delle puntate”. E’ quanto afferma all’ANSA il capostruttura di Raitre e responsabile di ‘Vieni via con me’, Loris Mazzetti, in merito alla richiesta di replica da parte del ministro degli Interni, Roberto Maroni, alle parole di Roberto Saviano sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord. ”Se poi abbiamo insultato qualcuno o detto cose non vere, c’é sempre la magistratura a cui rivolgersi – aggiunge Mazzetti – Io penso che l’onestà intellettuale di Saviano non possa vivere di condizionamenti. La cronaca ci racconta di episodi di criminalità in cui sono coinvolti esponenti leghisti e se Saviano non ne avesse parlato, si sarebbe autocensurato”. In merito alla presenza di politici nelle prossime due puntate, Mazzetti ha fatto sapere che al momento “non si può escludere, ma si stanno ancora facendo le scalette”. “I politici verranno solo se saranno funzionali al programma – ha spiegato – e dovranno mettersi a disposizione degli autori come hanno fatto Vendola, Fini e Bersani, che hanno rispettato spirito e tempi della trasmissione. Il loro intervento ha azzerato tutte le critiche preventive, perché non c’é stata alcuna propaganda, ma solo la lettura di due elenchi. Quelle di questi giorni sono polemiche pretestuose: basta pensare che nessuno dei politici di centrodestra ha chiesto di venire al posto di Vendola a leggere l’elenco sull’omosessualità nella prima puntata. Noi non siamo una tribuna politica e non siamo neanche in regime di par condicio”. “La prima puntata era la puntata di Benigni che ha fatto da ariete – ha aggiunto Mazzetti, ragionando sul boom di ascolti – la seconda era più strutturata e credo che abbia pesato il tam tam delle gente, come si faceva per la Rai di una volta”. In merito al picco di ascolti fatto registrare da Saviano nel racconto sulla ‘ndrangheta e sulla storia di Piergiorgio Welby, Mazzetti ha affermato che lo scrittore ”ha fatto tesoro dell’esperienza della prima puntata ed è stato più efficace. All’esordio sentiva una grande responsabilità ed era molto emozionato. Bisogna considerare che lui fa tutto a braccio, non é in grado di leggere il gobbo, legge ogni tanto i suoi appunti e ha un aiuto solo sui tempi”. PIER SILVIO BERLUSCONI, COMPLIMENTI ALLA RAI – “Bel risultato, complimenti alla Rai”. Così il vice-presidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha commentato il risultato ottenuto ieri dalla trasmissione di Rai3 condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano che ha sbancato l’auditel con 9 milioni di telespettatori contro i 5-6 milioni del Grande Fratello in onda su Canale 5. Nel corso del convegno all’Università Cattolica, Pier Silvio Berlusconi, rispondendo alle domande degli studenti, che gli chiedevano se sarà possibile vedere un programma come quello di Fazio e Saviano sui canali Mediaset, ha ricordato che “il programma di Fazio è della Endemol (gruppo Mediaset, ndr) che ne segue la produzione. Questa trasmissione è andata molto bene perché se ne è parlato molto sui giornali in questi giorni e ha acceso l’attenzione del pubblico. E’ un successo della Rai comunque”, ha ribadito. BERLUSCONI DOMANI A MATRIX SU CANALE 5 – In televisione per spiegare agli italiani le sue ragioni e cosa sta accadendo al governo. Silvio Berlusconi domani andra’ negli studi di ‘ Matrix’, la trasmissione di approfondimento di Canale 5 per registrare un suo intervento. E’ quanto si apprende in ambienti di governo. Ancora non e’ stato stabilito l’orario della registrazione ma si ipotizza che possa avvenire nel pomeriggio. BERSANI, FINI? UNA CHIACCHIERA LA SI FA SEMPRE… – “Una chiacchiera la si fa sempre…”. Così il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani ha risposto, uscendo dagli studi Rai dove è intervenuto alla trasmissione di Fazio e Saviano, a chi gli chiedeva se avesse colto l’occasione per parlare con il presidente della Camera Gianfranco Fini, presente anch’egli al programma. In particolare, a Bersani è stato chiesto un commento sull’ipotesi di un’alleanza con Fli, ma il segretario si è limitato a questa battuta, prima di salire in macchina per andar via. Qualche minuto prima era uscito dagli studi di via Mecenate anche Fini, che si è allontanato da un’uscita laterale insieme alla compagna Elisabetta Tulliani, senza fermarsi a rilasciare dichiarazioni. ENGLARO E WELBY, TRA DIRITTO ALLA VITA E ALLA MORTE – Il diritto alla vita, ma anche quello alla morte, irrompono a Vieni via con me, con l’intervento di Beppino Englaro, padre di Eluana, per la quale scelse nel 2009 di interrompere le terapie, e di Mina Welby, vedova di Piergiorgio, affetto da distrofia muscolare e al centro di un caso mediatico e legale contro l’accanimento terapeutico (fu aiutato a morire nel 2006 da un medico poi prosciolto). Beppino Englaro ha letto l’elenco delle “cose di Eluana che i suoi genitori hanno sempre saputo di lei”: “il suo desiderio di libertà rispetto a tutto quello che lei avvertiva come violenza” e ancora il fatto che “Eluana era una giovane consapevole e informata con idee e principi personali molto chiari riguardo la sua vita”, che “mai avrebbe voluto vivere senza priva di coscienza e mai avrebbe tollerato la continua profanazione del suo corpo. Noi genitori le abbiamo dato solo voce: se avesse potuto esprimersi – ha sottolineato – lo avrebbe fatto lei”. Englaro ha elencato anche alcuni principi di diritto sanciti dalla Cassazione proprio dopo la vicenda di Eluana (“Va rispettata la persona che ritiene di poter essere tenuta in vita artificialmente. Allo stesso modo va rispettata la persona che ritiene di non poter accettare una vita priva di relazioni con il mondo esterno”). In scena è arrivata poi Mina Welby – affiancata da Roberto Saviano, che ne ha raccontato la storia d’amore con Piergiorgio – che ha letto le cose dette dal marito “nel giorno più bello della sua vita”, cioé quello della morte. Piergiorgio, ha raccontato Mina, le chiese di mettere Vivaldi, ma lei non riuscì a trovare il disco: “Allora lui mi ha chiesto di mettere Bob Dylan: il primo disco che trovai, a casaccio, era ‘Tonight I’ll be staying here with yoù (stanotte resterò qui con te)”. Piergiorgio Welby non avrà le esequie in chiesa, a differenza di boss e criminali – ha sottolineato Saviano – come Enrico de Pedis Francisco Franco, Augusto Pinochet. CICCHITTO, SETTARISMO E MEDIOCRITA’ – “La trasmissione ‘Vieni via con me’ é un misto di settarismo e di mediocrità”, afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. “Fazio e Saviano – aggiunge – hanno fatto dei mediocri comizi senza contraddittorio. Saviano ha attaccato la Lega senza che venisse data a nessuno la facoltà di risposta. Anche l’invito ristretto a Fini e a Bersani a parlar di destra e di sinistra è una manifestazione di faziosità; entrambi non sono certamente al di sopra delle parti e hanno offerto delle performance di per sé modeste, paradossalmente peròinferiori sul terreno della faziosità ai comizi dei due conduttori. A questo punto – prosegue Cicchitto – non ci resta che rivolgere un interrogativo al presidente della Rai, al suo direttore generale, sulla incredibile unilateralità di questo e di molti altri talk show. Che in un contesto del genere venga attaccato Minzolini – conclude – dà il segno di una ottusa faziosità imperante nel mondo radiotelevisivo”.