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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 29 GENNAIO 2025

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Chiude l’Istituto clinico De Blasi di Reggio Calabria Amareggiati il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Pedà e il vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro e i delegati alla sanità Filippo Bova e Valerio Misefari. Ecco i commenti di politica e associazioni

Chiude l’Istituto clinico De Blasi di Reggio Calabria Amareggiati il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Pedà e il vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro e i delegati alla sanità Filippo Bova e Valerio Misefari. Ecco i commenti di politica e associazioni
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“La notizia della chiusura dell’Istituto clinico “De Blasi” di Reggio Calabria e del conseguente licenziamento collettivo del personale mi lascia sbigottito e molto amareggiato”. Lo afferma in una nota il consigliere di Forza Italia Giuseppe Pedà.

“Esprimo la mia vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie che proprio in questi giorni che precedono il Santo Natale, vedono improvvisamente crollare tutte le loro certezze. Un dramma per un territorio già messo in ginocchio dalla crisi. E non si può certamente restare in silenzio sul futuro di queste persone – prosegue Pedà – di tante famiglie e di una realtà aziendale della nostra regione che ha rappresentato negli anni un modello positivo e innovativo”.

“L’iniziativa del dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, direttore sanitario della clinica ‘De Blasi’, che con una nota ha informato la Città di Reggio Calabria di questa decisione assunta dopo l’esito negativo di un ricorso al Tar Calabria dell’associazione di rappresentanza Anisap-Calabria avverso la decisione dell’ex Commissario Scura di tagliare indiscriminatamente il budget delle convenzioni con i laboratori di analisi convenzionati con il sistema sanitario regionale, ci impone una seria riflessione. Le amare dichiarazioni del dott. Lamberti fanno particolarmente riflettere – ha continuato il consigliere regionale Pedà – poiché non si possono cancellare di colpo 50 anni di attività onesta e seria a beneficio dell’intera collettività. Il “De Blasi” è sempre stato un istituto d’eccellenza e bisogna scongiurarne la chiusura ed i licenziamenti tenendo aperta la speranza di un territorio che ha piuttosto bisogno di iniezioni di fiducia e occupazione. Chiederò che venga, per tali motivi, convocata con urgenza un’apposita seduta della Commissione Sanità per dibattere della questione nei suoi aspetti generali, visto che riguarda decine e decine di strutture private, ambulatori e laboratori d’analisi calabresi, invitando ai lavori anche il nuovo Commissario per la Sanità, il dottor Saverio Cotticelli, per un confronto puntuale orientato a recuperare la serenità dei cittadini e dei dipendenti che così si sono trovati privati di colpo dell’assistenza e del lavoro”.

Riccardo Mauro, Filippo Bova e Valerio Misefari

“In nessun caso il diritto alla salute dei cittadini ed il diritto al lavoro degli operatori possono essere messi in discussione. Ancor più in una terra come Reggio Calabria ed in generale in Calabria dove il comparto della sanità rappresenta una delle principali criticità sociali”. È quanto dichiarano in una nota congiunta il vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Mauro e i delegati alla sanità Filippo Bova e Valerio Misefari.

“Quella dell’Istituto Clinico De Blasi di Reggio Calabria è una vicenda sintomatica di uno stato di sofferenza generale al quale sono costrette le strutture sanitarie sul nostro territorio – spiega il vicesindaco Mauro e i delegati –  in nome dei tagli orizzontali e delle pastoie burocratiche, stiamo rischiando di mettere alla porta decine di lavoratori, padri e madri di famiglia, e di negare il diritto alla salute per migliaia di cittadini che quotidianamente accedono alle cure offerte da quella struttura”.

“Solidarizzando con gli operatori del “De Blasi”, lavoratori incolpevoli che in questi anni hanno prestato con abnegazione le loro capacità professionali al servizio della salute dei cittadini reggini – concludono il vicesindaco Mauro e i delegati – chiediamo che su questa vicenda si attivi al più presto un tavolo di concertazione al fine di districare i nodi che rischiano di mettere la pietra tombale su una delle strutture sanitarie storiche del territorio, diventata nel tempo un vero e proprio punto di riferimento per il diritto alla salute dei nostri concittadini”.

CONFINDUSTRIA REGGIO CALABRIA: “EPILOGO DRAMMATICO, VICINI A LAMBERTI CASTRONUOVO E LAVORATORI”

“La chiusura del laboratorio di analisi cliniche ‘De Blasi’ è una notizia che non esitiamo a definire drammatica per la città di Reggio Calabria e rappresenta l’epilogo di una vicenda che ha stremato un imprenditore che ha dato tanto a questo territorio, dimostrando sempre lungimiranza, coraggio e onestà, ma che oggi si ritrova schiacciato dal peso di un assurdo pastrocchio burocratico”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Confindustria Reggio Calabria. “Gli imprenditori reggini – prosegue la nota – sono vicini sul piano umano, prima ancora che professionale e istituzionale, a Eduardo Lamberti Castronuovo e alla famiglie dei suoi lavoratori, che in tutti questi anni hanno garantito alla comunità metropolitana un servizio sanitario di altissimo livello. Non possiamo accettare che l’istituto ‘De Blasi’ chiuda nel silenzio e nel disinteresse generale, quel disinteresse che purtroppo, dobbiamo ammetterlo con grande amarezza, ha contraddistinto le istituzioni”.
Gli industriali reggini proseguono: “Nelle scorse settimane, in un clima di profonda sfiducia, avevamo provato a dare la scossa agli attori del territorio, invitandoli ad un tavolo tecnico-operativo sui problemi della sanità, tra i quali quello dei laboratori di analisi cliniche che rappresentava una delle questioni più gravi e urgenti. Avevamo sottoposto, in un dossier, questi gravi e urgenti problemi all’attenzione delle istituzioni ma ad oggi non si sono intraviste vie d’uscita. Adesso la situazione della sanità reggina si è ulteriormente aggravata ed è arrivata a un punto di non ritorno. Il diritto alla salute dei cittadini, costituzionalmente garantito, è sempre più un miraggio. Se anche un imprenditore della visione e della tempra di Eduardo Lamberti Castronuovo è costretto a gettare la spugna, con una conseguente e gravissima emorragia nel già esangue tessuto occupazionale del territorio, allora – conclude Confindustria Reggio Calabria – significa che per questa città non c’è davvero alcun futuro”.

L’UNC CALABRIA ESPRIME SOLIDARIETA’ AL DOTT. LAMBERTI CASTRONUOVO E AI LAVORATORI  DELL’ISTITUTO

Il 27 agosto scorso avevamo già lanciato il nostro grido di allarme attraverso le pagine dei quotidiani locali a proposito dei tagli operati dal Commissario alla Sanità Calabrese Massimo Scura al budget destinato agli istituti convenzionati, ovvero a tutte quelle strutture private che operano nel territorio calabrese attraverso una convenzione con la Regione e che erogano ai cittadini in tempi rapidi, una serie di prestazioni sanitarie fondamentali (analisi del sangue, radiografie, ecografie, risonanze magnetiche, tac, ecc. ecc.), tramite il pagamento del solo ticket.

E’ quanto sostiene l’avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria e del Centro difesa del malato, a proposito dell’annuncio dato dal Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, a chiudere l’Istituto clinico De Blasi e licenziare i dipendenti, a seguito della sentenza del Tar del 18 dicembre scorso che di fatto penalizza tutte quelle strutture private che operano nel territorio calabrese, attraverso una convenzione con la Regione e che erogano ai cittadini in tempi rapidi, una serie di prestazioni sanitarie fondamentali tramite il pagamento del solo ticket.

E mentre l’accesso al servizio sanitario pubblico diventa sempre più un percorso a ostacoli, nel quale pesano prevalentemente lunghe liste di attesa, più volte denunciate dall’Unione Nazionale Consumatori che richiedono prenotazioni di parecchi mesi ed a volte di anni, nonostante la normativa vigente preveda tempi ben precisi sia per le visite specialistiche (30 giorni), che per gli esami diagnostici (60 giorni), la sanità privata convenzionata viene penalizzata da commissari-contabili che piuttosto che mettere al centro della programmazione la salute dei cittadini, impediscono l’accesso dei pazienti alle strutture private convenzionate, costringendo molti calabresi ad andare in altre Regioni per potersi curare adeguatamente, senza peraltro considerare che tutto ciò comporta inevitabilmente la chiusura di strutture sanitarie private convenzionate, in molti casi efficienti, dotate di personale professionale altamente qualificato, che si sostituiscono ad una sanità pubblica il più delle volte inesistente.

In una Regione come la Calabria, in cui le liste di attesa appaiono bibliche ed i livelli essenziali di assistenza esistono solo in teoria, è veramente scandaloso come un commissariamento forzato che certamente non ha giovato né alle strutture mediche pubbliche né a quelle private del territorio, ha penalizzato il diritto alla salute dei cittadini calabresi che da adesso saranno ulteriormente costretti ad emigrare verso altre regioni, anche confinanti con la Calabria, aumentando notevolmente già il triste primato detenuto dei viaggi della speranza.

Per questa ragione l’Unione Nazionale Consumatori Calabria esprime piena solidarietà al Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, confermando il sostegno ad ogni eventuale iniziativa messa in campo per contrastare un così grave danno sia alla salute dei cittadini che ai lavoratori dell’Istituto De Blasi, ai quali va la nostra piena solidarietà, costretti a non poter lavorare a seguito di scelte scellerate e che sicuramente si appresteranno a trascorrere un natale non certo dei migliori.

Vizzari: “Scongiurare chiusura, centro è eccellenza sanitaria del territorio”

“Suscitano rabbia ed amarezza le parole del dott. Eduardo Lamberti Castronuovo che ha annunciato la chiusura del laboratorio di analisi cliniche ‘De Blasi’. Una notizia drammatica per l’intera area metropolitana che, ormai da anni, ha nel centro un punto di riferimento, per la qualità dei servizi offerti e la molteplicità delle prestazioni garantite, fondamentale e vitale. Esprimo la mia completa solidarietà al dottore Lamberti e mi auguro che si possa scongiurare la chiusura di una delle eccellenze sanitarie reggine”. Lo scrive Roberto Vizzari, sindaco di San Roberto, e presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto.

“Non possiamo permettere che ciò accada – ha continuato Vizzari -, non a queste latitudini, dove la sanità è già in ginocchio e dove ogni giorno migliaia di persone sono costrette ad emigrare per curarsi. Non possiamo permetterlo perché significherebbe colpire ancora una volta le speranze dei cittadini. Serve un intervento deciso e immediato, la Regione e il nuovo Commissario alla sanità, mostrino ai Calabresi che c’è la volontà di far funzionare le cose”.

Il sindaco Falcomatà: “Solidarietà ai lavoratori dell’istituto De Blasi e degli altri laboratori di analisi della Città. Aprire un tavolo per superare lo stato di crisi della sanità reggina”

REGGIO CALABRIA – “Solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’istituto De Blasi e a tutti gli operatori dei laboratori di analisi presenti sul territorio cittadino, che in questi mesi si trovano a dover fronteggiare gli effetti dei tagli generalizzati operati dal piano di rientro del comparto sanitario”. È quanto dichiara il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà commentando la notizia della paventata chiusura dell’istituto clinico De Blasi, storica struttura sanitaria che da decenni opera nella città di Reggio Calabria

“Nelle ultime settimane abbiamo ascoltato nuovamente l’allarme lanciato dai responsabili di alcune delle strutture private storiche della Città – ha aggiunto il sindaco – anche nel corso dell’ultimo incontro tecnico convocato alla presenza degli operatori della sanità privata presso la sede reggina di Unindustria, abbiamo evidenziato la necessità di una netta inversione di tendenza nella gestione della governance sanitaria sul nostro territorio”.

“È in gioco il diritto al lavoro per tanti professionisti che in queste ore rischiano il licenziamento, oltre che il diritto alla salute di migliaia di cittadini che nei prossimi giorni potrebbero trovarsi privati della possibilità di effettuare analisi e terapie con tempi d’attesa ragionevoli. Credo sia urgente e necessario dare delle risposte a queste famiglie, aprendo un tavolo di confronto presso la Prefettura – ha concluso il Sindaco – con l’obiettivo di superare lo stato di profonda crisi della sanità reggina, che si è ulteriormente inasprito negli ultimi giorni”.

Claudio Aloisio, Presidente Confesercenti Reggio Calabria

Continuiamo ad assistere ad uno smantellamento sistematico della nostra città.

Non bastassero tutti problemi che già abbiamo dobbiamo anche subire un’intollerabile e insostenibile depotenziamento di una delle poche cose che a Reggio funziona: la sanità privata.

Giunga il nostro sostegno e vicinanza al Dottor Lamberti e a tutti gli istituti della sanità privata che hanno sino a oggi sopperito alle gravi mancanze del sistema sanitario pubblico.

Se questa situazione non troverà una soluzione, oltre al gravissimo danno economico per lo stremato sistema economico cittadino, derivante dal licenziamento di centinaia di dipendenti di tali strutture, i reggini che non hanno le possibilità economiche di accedere alle prestazioni a pagamento, si troveranno ad aspettare i tempi biblici della sanità pubblica per effettuare qualsiasi tipo di esame il che significa, in pratica, l’impossibilità di potersi curare nel loro territorio.

È bene ricordare sempre e con nettezza che la salute è un diritto di ogni cittadino, una delle cose dove non sono permesse strumentalizzazioni di alcun tipo.