Ferimento in un bar a Diamante, fermati 2 giovani I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno fermato due giovani, con l'accusa di essere responsabili del ferimento a colpi di pistola di un uomo di 33 anni avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorsi
Si è conclusa nella tarda serata di ieri la serrata attività investigativa
posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Scalea finalizzata ad
individuare gli autori del tentato omicidio del giovane 33enne consumato
all’interno di un locale notturno della movida di Diamante (CS): due i
giovani sottoposti a fermo di indiziato di delitto, Alberto Novello, 23enne cosentino e
Mattia De Rose, 21enne originario di Belvedere Marittimo, un emesso dalla Procura
della Repubblica di Paola.
La scorsa notte un giovane aveva contattato il numero di pronto intervento
112 comunicando che un ragazzo era riverso in una pozza di sangue poiché
attinto da un colpo di arma da fuoco alla gola. Le indagini hanno permesso
di individuare il movente di quel fatto di sangue in una futile discussione
tra la vittima e uno dei due giovani: una parola di troppo e uno scambio di
sguardi sono state prodromiche per una vera e propria esecuzione del giovane
all’interno dei servizi igienici del locale.
Dopo aver discusso animatamente i due giovani si sono separati e mentre la
vittima stava facendo la fila per recarsi in bagno, i due malviventi lo
hanno raggiunto e hanno ripreso la precedente discussione. Dopo poche parole
uno dei due ha estratto una pistola dalla tasca e ha esploso un colpo a
bruciapelo sulla vittima che si è accasciato al suolo.
L’esplosione del colpo è stata camuffata dalla musica ad alto volume del
locale che ha favorito la fuga dei due giovani a bordo di un’autovettura a
loro in uso.
I Carabinieri hanno ricostruito i fatti dopo aver escusso per ore diversi
testimoni individuando i responsabili che, dal momento della fuga, si erano
resi irreperibili. Nella giornata di ieri I Carabinieri della Compagnia di
Scalea unitamente ai militari della Compagni di Cosenza hanno attuato sul
territorio una vera e propria caccia all’uomo: sono stati controllati tutti
i locali che i due erano soliti frequentare unitamente alle abitazioni a
loro riconducibili. Serrata l’attività di ricerca che non ha permesso ai due
di darsi alla fuga, costringendoli a costituirsi presso la Stazione
Carabinieri di Cosenza.
Gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Cosenza a
disposizione dell’A.G.
Restano critiche le condizioni del giovane che risulta ancora ricoverato
presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza in prognosi
riservata.