Scampati alla faida di Piscopio ora rinviati a giudizio per armi
redazione | Il 05, Apr 2013
Sono scampati all’attentato che ha portato alla morte di Francesco Scruglilo scorso 7 aprile ma adesso dovranno rispondere di possesso illegale di arma da fuoco. Sono stati infatti rinviati a giudizio Raffaele Moscato di 24 anni, Rosario Battaglia di 28 e Rosario Fiorillo di 23 anni. In particolare a scampare all’agguato di mafia furono Battaglia e Moscato
Scampati alla faida di Piscopio ora rinviati a giudizio per armi
Sono scampati all’attentato che ha portato alla morte di Francesco Scruglilo scorso 7 aprile ma adesso dovranno rispondere di possesso illegale di arma da fuoco. Sono stati infatti rinviati a giudizio Raffaele Moscato di 24 anni, Rosario Battaglia di 28 e Rosario Fiorillo di 23 anni. In particolare a scampare all’agguato di mafia furono Battaglia e Moscato
VIBO VALENTIA – Detenzione illegale di una pistola con l’aggravante prevista dalla legge antimafia. Con questa accusa il gup distrettuale di Catanzaro, Assunta Maiore, ha rinviato a giudizio Raffaele Moscato, 24 anni, di Vibo Marina, Rosario Battaglia, 28 anni, di Piscopio, e Rosario Fiorillo, 23 anni, pure di Piscopio, frazione di Vibo Valentia. I tre erano stati arrestati dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia il 7 aprile del 2012 a seguito dell’attività investigativa scaturita dall’omicidio di Francesco Scrugli, ucciso a Vibo Marina il 21 marzo del 2012 nell’ambito dello scontro con il clan Patania di Stefanaconi. Nell’occasione, Battaglia e Moscato erano riusciti a salvarsi dall’agguato rimanendo però feriti. Il processo per la detenzione della pistola inizierà il 5 giugno.