I Carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto hanno tratto in arresto un 30enne e un 26enne, entrambi del luogo, per resistenza a pubblico ufficiale, denunciandoli, inoltre, insieme a un 59enne di Scandale, per danneggiamento e violazioni in materia di ricerche archeologiche. I militari dell’Arma, durante alcuni controlli, hanno sorpreso i tre mentre effettuavano uno scavo archeologico abusivo all’interno di un terreno privato. I “tombaroli” hanno anche provato a fuggire, ma sono stati raggiunti. I due più giovani hanno opposto resistenza fisica, ma i militari sono riusciti ad immobilizzarli. I tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Quello dei “tombaroli” è un fenomeno molto presente in Calabria e sono moltissime le aree archeologiche che subiscono danni e furti soprattutto durante le ore notturne.