Ieri una commemorazione in suo onore a 25 anni dalla scomparsa
di ANGELA STRANO
Scido ricorda Mario Tornatora
Ieri una commemorazione in suo onore a 25 anni dalla scomparsa
E’ stata commemorata ieri, presso l’auditorium della scuola elementare di Scido, a venticinque anni dalla prematura scomparsa, la figura di Mario Tornatora, già consigliere regionale e dirigente della federazione comunista reggina. Relatori del convegno il sindaco di Scido Giuseppe Zampogna, l’on. Giuseppe Lavorato già deputato e sindaco di Rosarno, l’on. Girolamo Tripodi già senatore e sindaco di Polistena, Fortunato Germanò già sindaco di Scido, Rocco Lentini presidente dell’Istituto “Ugo Arcuri” di Cittanova, Don Santo Rullo parroco di Scido, e Pasqualino Tornatora fratello del compianto Mario. Ha aperto i lavori il sindaco che ha parlato di Mario Tornatora come di “un illustre cittadino legato ai principi fondamentali della carta costituzionale”, è quindi intervenuto l’on. Lavorato il quale ha rimarcato i tratti salienti della figura di Tornatora come politico e come uomo, dalla carica di consigliere comunale a Polistena a presidente dell’Ospedale della stessa cittadina, da componente delle segreteria regionale del PCI a segretario della federazione reggina, da consigliere regionale a membro della commissione regionale di controllo sugli atti. “Era “, ha spiegato l’ex deputato, “compagno di salda passione politica, di alte qualità morali e intellettuali, protagonista di tutte le battaglie sociali di quegli anni in particolare delle lotte contadine e della lotta alla mafia”. “La sua è stata”, ha affermato Lentini, “un’azione politica non clamorosa ma stringente, a tratti pungente, caratterizzata da una grande visione prospettica”. Don Santo ha parlato di un uomo “retto con il quale ci si poteva confrontare anche se le idee erano opposte” mentre Germanò lo ha ricordato come un uomo che si appassionava allo studio dei problemi ed era in ciò ammirato anche dagli avversari. Il fratello Pasqualino si è soffermato sul lato umano del militante comunista e nel contempo ha raccontato dell’esperienza del carcere durante l’occupazione delle terre e della difesa della federazione reggina del PCI dagli attacchi fascisti durante i moti di Reggio. Ha concluso Tripodi che ha parlato di Mario Tornatora come di “un uomo vicino alla gente, sempre dalle parte degli ultimi, degli sfruttati, ha lasciato – ha detto –un eccezionale patrimonio storico e culturale”. Al termine del dibattito è stata scoperta una targa in ricordo di questo illustre cittadino scidese.
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