Scioglimento comuni per mafia: quali norme e quali soluzioni Se ne discuterà, sabato 27 giugno, in un convegno organizzato dall'Associazione "Comuni della Locride" a Marina di Gioiosa Ionica
di Graziano Aloi
Sospettati di infiltrazioni mafiose e di collusione, i comuni calabresi finiscono spesso al centro di complesse indagini e si sciolgono prematuramente lasciando i municipi in balìa del Commissario ad Acta di turno. Chi paga lo scotto sono quasi sempre i cittadini, costretti sovente a rinunciare al diritto di essere governati da amministratori scelti secondo le tradizionali regole della democrazia rappresentativa.
Nella Sala conferenze del Palazzo Municipale di Marina di Gioiosa Ionica, sabato 27 giugno, con inizio alle ore 10, l’Associazione Comuni della Locride (in collaborazione con l’Unione Comuni Valle del Torbido, Coim Idea, AIGA e UNSCP) organizza una tavola rotonda che faccia il punto sulle contromisure da adottare per arginare questo malcostume espressamente italiano.
L’evoluzione della giurisprudenza, il quadro normativo vigente e le ipotesi di interventi correttivi saranno solo alcuni dei focus che animeranno l’incontro introdotto e presieduto dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo.
Il giornalista Michele Albanese modererà un dibattito che vedrà alternarsi gli interventi di: Domenico Vestito (Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica), Giorgio Imperitura (Presidente Assemblea AssoComuni Locride), Giuseppe Strangio (Presidente Comitato AssoComuni Locride), Pietro Fuda (Sindaco di Siderno), Giovanni Piccolo (Presidente AssoComuni Città della Piana), Roberto Vizzari (Presidente AssoComuni dello Stretto), Serena Callipari (Presidente AIGA Locri), Mauro Ottobre (Deputato della Repubblica).
Seguiranno alcuni approfondimenti a cura di altri esponenti del mondo politico extraregionale tra cui l’ex Consulente della Commissione Antimafia Arturo Bianco, il segretario regionale del Pd e membro della Commissione Antimafia Ernesto Magorno, il Segretario generale Comune di Messina Antonio Ledonne, il senatore Nico D’Ascola e il Sindaco di Vibo Valentia Elio Costa.
In chiusura, il Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico proporrà una relazione sulle misure che il Viminale sta elaborando per contrastare il dilagante insediamento mafioso nelle Pubbliche Amministrazioni.
