Scioglimento mafia Consiglio comunale Scilla, parla Zavettieri Il sindaco di Roghudi: "Significherebbe affondare nel mare uno dei borghi più belli d'Italia"
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Scilla (RC): “in ragione delle riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata”.
Or bene! Le battaglie e le puntuali prese di posizione relative alla suddetta tematica non mi consentono oggi di rimanere indifferente ad un costante “ciclone” che attira ogni cosa dentro il proprio “occhio” e spazza via tutti a partire dalla democrazia e dalle libertà, conquistate con i sacrifici (in taluni casi estremi) di chi ha vissuto prima di noi. Per tale ragione, sento l’obbligo morale di manifestare la mia piena solidarietà alla comunità di Scilla, “decapitata” dalla sua guida amministrativa, ed al sindaco Pasqualino Ciccone che ho imparato a conoscere nel corso di questi ultimi anni, insieme ad alcuni suoi validi collaboratori. Tale esperienza mi ha consegnato una sua immagine di uomo politico moralmente integro e completamente dedito alla sua città ed al suo territorio.
In queste condizioni di base, vale a dire in un comune che vanta buoni amministratori e che per di più contribuisce a “lanciare” l’immagine della Calabria nel mondo come meta turistica e culturale, non riuscirei ad immaginare informativa delle FFOO o ingerenza criminale tanto gravi e deleterie da giustificare un provvedimento così drastico e penalizzante per l’intera Calabria.
Il pensiero che mi attraversa, però, ogni qualvolta avviene lo scioglimento di un comune, è che lo Stato anziché affiancare le amministrazioni locali in difficoltà, sia pure utilizzando un atteggiamento vigile e rigoroso, si comporta spesso in modo ostile. A tal proposito, il grido d’allarme lanciato qualche mese fa dai “51” sindaci è la dimostrazione di come lo stesso Stato con le sue articolazioni periferiche ci consideri tutti (o quasi!) presunti “soggetti controindicati”. Come si spiegherebbe altrimenti la rinuncia da parte del Ministro dell’Interno ad affrontare un confronto garbatamente richiesto dal 60 % dei comuni della Città Metropolitana. Mentre da un lato si sta seriamente lavorando al perfezionamento di una proposta di modifica della normativa sugli “scioglimenti”, dall’altro la fiducia e la speranza nel futuro di questa Regione vanno via via scemando!
Pierpaolo Zavettieri – Sindaco di Roghudi Consigliere Metropolitano di Reggio Calabria