Sciopero tir: presidi e blocchi ancora attivi in Calabria
redazione | Il 25, Gen 2012
Scarseggiano i prodotti alimentari in negozi e supermarket. Prefetto Catanzaro: “Le scorte? Nessuno le chiede”
Sciopero tir: presidi e blocchi ancora attivi in Calabria
Scarseggiano i prodotti alimentari in negozi e supermarket. Prefetto Catanzaro: “Le scorte? Nessuno le chiede”
(ANSA) – CATANZARO – Sono ancora tutti attivi i presidi degli autotrasportatori in Calabria sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, in diversi snodi della statale jonica 106 e gli agli imbarcaderi per la Sicilia di Villa San Giovanni, dove sono fermi circa 260 tir. I mezzi pesanti non passano mentre le arterie sono percorribili da auto e pullman. Oltre all’A3 i blocchi permangono sulla statale 106, all’imbocco della strada Ionio-Tirreno e all’altezza di Grotteria Mare, nel reggino e nel crotonese. Stop a mezzi pesanti anche sulla statale 18, a Scalea, Tortora e Guardia Piemontese, nel cosentino e, nel catanzarese, a Settingiano sulla statale 280 Catanzaro-Lamezia. Si fa di ora in ora più critica, dopo l’esaurimento delle scorte di carburante nei distributori della regione, la situazione dell’approvvigionamento di derrate alimentari nei negozi e nei supermercati.
FIAMMA REGGIO, IN PIAZZA C’E’ IL POPOLO ARRABBIATO
“In piazza non ci sono le poche decine di militanti del Msi-Fiamma Tricolore, in piazza c’é il popolo arrabbiato”. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario provinciale del Msi-Fiamma tricolore di Reggio, Giuseppe Minnella in relazione alle accuse secondo cui dietro le proteste degli autotrasportatori che stanno paralizzando il Paese ci sarebbero formazioni di destra come Forza Nuova e Msi – Fiamma tricolore. “Ecco la maschera – prosegue Minnella – della sinistra e dei suoi media: quando questa canea non riesce a strumentalizzare una protesta popolare non esita nemmeno un secondo a scagliarsi contro quel popolo che dicono, a parole, di difendere. Cosa avrebbe fatto se al governo vi fosse stato Berlusconi? Avrebbe invaso le strade con le sue bandiere e sfruttato ancora una volta la disperazione della gente”. A giudizio di Minnella “così che la casta si gode i suoi privilegi mentre un governo di abusivi non eletti svende il paese alla Bce, al Fmi e alla finanza americana nel totale menefreghismo”.
FIGISC, ORA RISCHIA ORDINE PUBBLICO
“Allo stato non ci sono novità per l’approvvigionamento di carburante nelle stazioni di servizio calabresi e c’é il rischio che l’esasperazione degli automobilisti possa degenerare in problemi di ordine pubblico”. Antonino Pedà, presidente della federazione dei gestori degli impianti stradali che aderisce a Confcommercio, non nasconde le preoccupazioni della categoria per le conseguenze del perdurare dei blocchi degli autotrasportatori. “Siamo senza carburante da giorni – aggiunge – e la situazione si fa sempre più drammatica anche per noi gestori. C’é tanta gente che chiede di poter fare rifornimento ritenendo che i gestori abbiano del carburante messo da parte. Per il momento si riesce a fare fronte a tutto ciò ma se la situazione dovesse permanere i rischi non sono da escludere”. “Abbiamo chiesto con la Faib Confesercenti interventi da parte della Prefettura di Reggio Calabria per la precettazione – aggiunge Pedà – e siamo in attesa. Da parte delle società petrolifere che abbiamo contattato c’é la massima disponibilità a provvedere al rifornimento in tempi celeri”.
PREFETTO CATANZARO: LE SCORTE? NESSUNO LE CHIEDE
“Le prefetture calabresi sono in grado di garantire le scorte per approvvigionamenti di beni ma nessuno ce le chiede”. Lo ha detto all’ANSA il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, referente regionale per le problematiche legate allo sciopero dei tir. “Stiamo garantendo la circolazione in tutta la regione – ha aggiunto Reppucci – con presenza di forze dell’ordine e conseguente dispendio di risorse, in corrispondenza dei presidi. Per quanto mi riguarda sono in contatto costante con i colleghi delle altre province calabresi”. “Si dice che ci sono i blocchi. Contesto questo fatto – ha aggiunto Reppucci – perché chi vuole circolare è libero di farlo e noi, a chi ce lo chiede, siamo in grado di garantire una scorta. Evidentemente c’é chi non vuole circolare, forse per paura. Nelle ultime ore, già in due casi, nel lametino, per la distribuzione del latte siamo intervenuti in modo deciso e la cosa è andata a buon fine”.
redazione@approdonews.it