Scissione Pd, arriva annuncio di Matteo Renzi: “Lascio il partito” Trenta parlamentari "dem" in procinto di seguire la nuova strada politica tracciata dall'ex premier
Matteo Renzi lascia il Partito Democratico. L’annuncio dell’ex premier in un’intervista rilasciata a Repubblica: “I gruppi parlamentari nasceranno già questa settimana. E saranno un bene per tutti: Zingaretti non avrà più l’alibi di dire che non controlla i gruppi del Pd perché saranno ‘derenzizzati’. E per il governo probabilmente si allargherà il consenso parlamentare, l’ho detto anche a Conte. Dunque l’operazione è un bene per tutti”. Prosegue Matteo Renzi: “Con me ci saranno trenta parlamentari. Non dico che c’è numero chiuso ma quasi. La vera sfida saranno le migliaia di persone che sul territorio faranno qualcosa di nuovo e di grande. Non sarà un partito tradizionale, sarà una casa. E sarà femminista con molte donne di livello alla guida. Teresa Bellanova sarà il capo delegazione nel governo”.
L’ormai ex “piddino” spiega i motivi che l’hanno portato alla drastica decisione: “Credo che le liturgie di un Pd organizzato scientificamente in correnti e impegnato in una faticosa e autoreferenziale ricerca dell’unità come bene supremo non funzionino più. La prima elezione cui ci presenteremo saranno le politiche, sperando che siano nel 2023. E poi le europee del 2024. La nostra Casa non si candiderà né alle regionali né alle comunali, almeno per un anno. Chi vorrà impegnarsi lo farà con liste civiche o da indipendente. Abbiamo tempo e fiato”.
I papabili indicati per lasciare il gruppo del Pd alla Camera sono: Maria Elena Boschi, Gennaro Migliore, Ivan Scalfarotto, Michele Anzaldi, Roberto Giachetti, Silvia Fregolent, Marco Di Maio, Anna Ascani, Luciano Nobili, Luigi Marattin, Lucia Annibali, Mattia Mor, Nicola Carè, Massimo Ungaro, Ettore Rosato.
I papabili indicati per lasciare il gruppo del Pd al Senato sono: Francesco Bonifazi, Teresa Bellanova (che sarà capo-delegazione all’interno del governo giallorosso), Tommaso Cerno, Davide Faraone, Eugenio Comenicini, Nadia Ginetti, Ernesto Magorno, a cui si aggiunge la ex forzista Donatella Conzatti.