Scopelliti, il modello Reggio e i folgorati per le vie della Calabria Ecco la dichiarazioni di Carlo Sbano, ex candidato a sindaco di Reggio Calabria
E no! Così no!
Troppo facile, tutto troppo facile!
Leggo, debbo dire con tanto sgomento, di parlamentari (sic!) che si affannano per tutta la Calabria a prendere le distanze dal cosiddetto Modello Reggio e da tutto ciò che questo ha rappresentato su tutto il territorio calabrese negli ultimi 15 anni.
E questo nel mentre si “limita” la libertà al suo ideatore, costretto da una sentenza della Cassazione ad entrare in carcere.
Con Scopelliti ho condiviso in anni giovanili, precedendolo nel tempo in incarichi politici, un percorso di vita politica all’interno del Fronte della Gioventù prima, e del MSI successivamente, fino a che scelte politiche, per me dirimenti, non mi hanno portato ad allontanarmi da percorsi che ho ritenuto non fossero condivisibili.
Rimarco con la debita ironia il comportamento di chi, oggi e solo oggi, e contro una persona in condizione di difficoltà, denuncia il disastro di politiche fallimentari che hanno messo in ginocchio Reggio e la Calabria.
Che Scopelliti stesse amministrando, prima Reggio e poi la Regione Calabria, in modo disinvolto e sconsiderato era sotto gli occhi di tutti, soprattutto di coloro i quali ne hanno tratto enormi benefici e oggi vanno alla disperata ricerca di chirurghi thailandesi capaci di ricucire la verginità perduta.
Feste, sfilate, personaggi famosi a go go, concerti, accaparramenti di posti e prebende ecc. ecc. Venghino signori, venghino: questo era il motto. Ed i signori facevano la fila.
Panem et circenses, recitava Giovenale!
Pochi quelli che hanno osato manifestare opposizione, rimettendoci di tasca propria e restando emarginati, ma che con la schiena dritta hanno avuto il coraggio persino di schierarsi contro certa magistratura sorda e, in alcuni casi, oggettivamente solidale.
Nel 2010 abbiamo rotto quel muro del silenzio, fatto di complicità e singolari sodalizi, costruendo un gruppo di giovani, di cittadini onesti e professionisti di svariati settori che non ne potevano più di una città che non reagiva ai soprusi che le venivano imposti. E fu così che “novelli straccioni di Valmy” ci candidammo presentando un progetto alternativo, fatto di proposte e contenuti (ancora oggi replicati da svariati schieramenti!). Senza il becco di un euro riuscimmo ad aprire sedi e punti di ritrovo dove ogni cittadino ha potuto confrontarsi e portare le sue istanze. Il risultato elettorale non ci arrise! Ma che importa: chi ama la politica, e chi la fa con serietà e spirito di servizio, sa che i risultati (quelli veri!) si ottengono dopo anni e dopo tanti sacrifici, appunto.
Agli onorevoli coperti dall’immunità parlamentare che oggi si ergono a censori ricordo che, coloro i quali hanno avuto il coraggio di metterci la faccia e andare a protestare in Procura contro certe “storture”, sono stati il Prof. Siclari ed il sottoscritto, dichiarando l’illegittimità del Consiglio Comunale eletto nel 2011 (che veniva successivamente sciolto per infiltrazione mafiosa e voto di scambio!), peraltro con una conferenza stampa indetta il giorno di insediamento del Consiglio.
Se poi qualcuno avesse la pazienza di andarsi a rileggere tutti i documenti prodotti, tuttora disponibili su internet, capirebbe tante ragioni.
Non siamo stati eletti, non abbiamo avuto stipendi nè incarichi, ma abbiamo vinto, sì abbiamo vinto: siamo riusciti a far comprendere ai più che un’altra scelta politica è possibile, fatta di passione, sobrietà, contenuti.
A chi oggi si erge a paladino di chi “sa”, vorrei ricordare di andarci piano con i giudizi, perchè pare che i loro capi vogliano fare il governo con coloro i quali hanno avuto i consensi proprio dagli irriducibili del Modello Reggio, Scopelliti in testa.
Per dirla con il Poeta: ch’anco tardo a venir non ti sia grave!
Carlo Sbano, ex candidato a sindaco di Reggio Calabria