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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

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Scopelliti incontra i lavoratori delle Ferrovie della Calabria

Scopelliti incontra i lavoratori delle Ferrovie della Calabria

| Il 10, Giu 2011

Contestazioni e insulti. Il Governatore risponde a muso duro: “Siete figli della demagogia”

di TERESA COSMANO

Scopelliti incontra i lavoratori delle Ferrovie della Calabria

Contestazioni e insulti. Il Governatore risponde a muso duro: “Siete figli della demagogia”

 

GIOIA TAURO – Duri insulti ed improperi improponibili, hanno caratterizzato quella che doveva essere una tranquilla giornata di incontro all’insegna del dialogo, atta a cercare di risolvere i problemi e magari cambiare le sorti di un’azienda, Ferrovie della Calabria, nello specifico del comprensorio di Gioia Tauro, che non naviga certo in buone acque. Dopo la decisione assunta tre giorni fa dalla stessa Azienda, di chiudere le linee ferrate Taurensi perché, secondo quanto constatato dall’Ustif, organismo di controllo del ministero dei Trasporti, mancherebbero di sicurezza, i lavoratori, esasperati, avevano intentato una protesta, bloccando le consuete corse gommate e presidiando gli uffici pubblici di Gioia. In quell’occasione, una decina di lavoratori era anche salita sul tetto di uno degli stabili della stazione, minacciando di buttarsi nel vuoto se le Istituzioni non si fossero mobilitate per risolvere la situazione. A calmare gli animi, era poi intervenuto nel pomeriggio il neo presidente della provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, che presentatosi alla stazione di Gioia Tauro, aveva rassicurato i lavoratori, promettendo loro un incontro con il governatore Scopelliti. Incontro che si è svolto proprio stamattina nell’aula consiliare del comune di Gioia. Accompagnato dall’assessore ai Trasporti Fausto Orsomarso, il presidente della Regione è stato accolto dal sindaco gioiese Renato Bellofiore e dai suoi omologhi dei comuni limitrofi, dai rappresentanti delle principali sigle sindacali e dai 1avoratori delle Taurensi, che hanno raggiunto il luogo dell’incontro in un corteo composto e pacifico, sventolando le bandiere dei loro sindacati.

A prendere la parole per primo proprio l’assessore Orsomarso, che ha fatto il punto della situazione, evidenziando le condizioni in cui, la Giunta Scopelliti abbia trovato l’Azienda un anno fa, all’epoca dell’insediamento. «Per la prima volta in 10 anni – ha spiegato l’assessore regionale – abbiamo istituito un tavolo tecnico tra Regione, Ministero e Azienda, per risollevare le sorti delle Ferrovie. Dopo una serie di operazioni, possiamo assicurare al 90% di aver salvato un’intera azienda dal collasso. La prima operazione è stata quella di accendere un mutuo per stanziare alla stessa 2,5 milioni di euro per 10 anni, la seconda chiedere al Ministero ciò che non veniva corrisposto alla Calabria dal 2000, ottenendo quindi 12 milioni che ci arriveranno dal Governo, anche se in realtà ne servirebbero 40 di milioni. La gestione di questa azienda da parte dei nostri predecessori è stata poco funzionale ed incurante, mentre noi in 7 mesi siamo riusciti a fare ben 18 riunioni. Per quanto riguarda le linee ferrate Taurensi invece, si trattava di cronaca di una morte annunciata. Non per questo però non ci mobiliteremo. Infatti essendo dell’idea che le cose non si dismettono ma si potenziano, è nostra intenzione affrontare la questione con le varie sigle sindacali per cercare di capire se è possibile riqualificarle, anche se questo richiederà molto più di un mese». Dopo le spiegazioni di Orsomarso, che si è guadagnato anche qualche applauso, i rappresentanti delle varie sigle sindacali hanno espresso il loro pensiero, formulando tutti la medesima richiesta, ossia ripristinare le linee per garantire la mobilità del territorio ed il commissariamento immediato dell’Azienda. Su quest’ultimo punto, lo stesso Governatore ha precisato che già da ieri, ai dirigenti sono subentrati i Commissari, scatenando l’ilarità dei presenti, che hanno accolto la notizia con un fragoroso battimani. Dai sindacalisti la parola è passata ai vari sindaci presenti, che hanno chiesto un impegno concreto per far fronte alla crisi.

«Il male più grande della Calabria – ha esordito Scopelliti, dopo aver ascoltato tutti gli interventi – è che si ricorda dei problemi solo dopo che sono esplosi e noi vogliamo evitare proprio questo. La stagione degli sperperi è ormai finita. Per il momento vi posso assicurare che nessun lavoratore andrà a casa. Ora bisogna solo capire come si può intervenire, dal momento che di fatto le Taurensi costano molto di più di quello che producono. Perciò bisogna vagliare bene se le spese sono funzionali, distinguendo ciò che è necessario daq ciò che è superfluo». Udite queste parole, gli animi dei lavoratori si sono accesi e dalla platea si sono alzati insulti di ogni tipo. “Vergogna, vergogna” le parole altisonanti della folla, che accusava il Governatore di avere in progetto la chiusura definitiva delle Taurensi, non tenendo conto del fatto che loro lo avevano votato. Visibilmente indispettito dalla contestazione, Scopelliti nonostante le urla, ha ripreso la parola, definendo i contestatori «figli della demagogia, che fino all’anno scorso andavate a braccetto con Loiero e che sfoggiate il bollino rosso. Voi mi avete votato per cambiare la Calabria e non per mantenere l’affarismo». A placare le tensioni sono intervenuti gli agenti di polizia, in servizio di ordine pubblico. Scopelliti ha quindi potuto concludere il suo intervento, garantendo comunque l’intervento della Regione a salvaguardia dei posti di lavoro e spiegando che l’Ente cercherà di fare il possibile per salvare le ferrovie calabresi. «La prossima settimana – ha promesso Scopelliti – istituirò un tavolo tecnico con le sigle sindacali e i sindaci, per cercare di trovare una soluzione». Le contestazioni hanno accompagnato Scopelliti anche fuori dall’aula consiliare, dove un gruppo di poliziotti e carabinieri lo aspettavano per scortarlo fino alla macchina che lo aspettava per condurlo al Porto, dove era atteso per un incontro con i manager, atto a trovare una soluzione per lo scalo gioiese.

 

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