Scoppia la bufera in una chat dell’amministrazione comunale con i commercianti, “Gioia Tauro deserta”. La risposta dell’utente identificato come il sindaco: “Ti meriti il nulla, il buio, i topi e la sporcizia, e spero che le tasse siano state pagate visto che non sono mai venuta a vessarvi… anzi.” Gioia Tauro, i consiglieri di minoranza: "Questa amministrazione non finisce mai di stupirci".
redazione | Il 03, Gen 2025
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Questa amministrazione non finisce mai di stupirci!
Nei giorni scorsi è circolato uno screenshot di una chat WhatsApp che sarebbe stata utilizzata
dall’Amministrazione per comunicare con i commercianti del centro cittadino. Tra le altre osservazioni, si
notava un messaggio contenente un’immagine accompagnata dal commento: “Gioia Tauro deserta”. A
seguire, un utente, identificatosi come il sindaco, ha replicato con un messaggio dai toni gravemente
offensivi, criticando la commerciante per il suo atteggiamento negativo e affermando, con toni minacciosi e
ingiuriosi: “Ti meriti il nulla, il buio, i topi e la sporcizia, e spero che le tasse siano state pagate visto che non
sono mai venuta a vessarvi… anzi.” Il messaggio si concludeva con l’intenzione di pubblicare la foto della
commerciante sui social per dissuadere la gente dal frequentare Gioia Tauro, accompagnato da un
sarcastico: “Brava, continua così.”
In un primo momento, non abbiamo attribuito particolare credibilità a questo screenshot, ritenendo
impensabile che un membro del Consiglio Comunale potesse scrivere tali parole. Tuttavia, la sindaca,
durante l’ultimo Consiglio Comunale, ha confermato l’autenticità del messaggio, pur precisando che
avrebbe potuto essere scritto da chiunque.
In ogni caso, dal numero di telefono utilizzato, si è appurato che il messaggio è stato inoltrato dal cellulare
di un Consigliere di maggioranza, lo stesso che, poco dopo, nella medesima chat, avrebbe attribuito la
paternità del messaggio al Sindaco, al quale viene quindi riconosciuta la responsabilità di quanto scritto.
A questo punto, riteniamo doveroso chiedere con forza chiarimenti sull’accaduto. È impensabile che chi
ricopre una carica pubblica utilizzi toni intimidatori e umilianti, attraverso una piattaforma di messaggistica
per denigrare una cittadina che ha espresso una banalissima opinione.
Se il Primo Cittadino ritenesse che le responsabilità siano da attribuire a un Consigliere che avrebbe agito
autonomamente – e, cosa ancor più grave, sostituendosi a Lei – lo dichiari pubblicamente e con chiarezza.
La trasparenza è un dovere morale e istituzionale.
Chiediamo quindi che chi ha scritto quel messaggio si assuma la piena responsabilità, chiedendo scusa
all’intera Comunità e rassegnando immediatamente le dimissioni da qualsiasi ruolo ricopra; che
l’Amministrazione prenda le distanze da simili comportamenti, chiarendo la propria posizione; che siano
resi noti eventuali provvedimenti presi nei confronti di chi ha abusato del proprio ruolo pubblico e
istituzionale.
Gioia Tauro ha bisogno di amministratori che rispettino i cittadini e accolgano il dissenso come opportunità
di crescita, non come offesa personale. Questa abitudine di utilizzare il Consiglio Comunale come platea
personale da dove colpire chiunque osi criticare, per stimolare un miglioramento, è diventata intollerabile.
Il consiglio non può essere il luogo dove replicare ai singoli cittadini che non sono d’accordo con le scelte
dell’amministrazione.
Il confronto democratico deve sempre svolgersi nel rispetto e nella dignità. Invitiamo la comunità a rifiutare
linguaggi d’odio e logiche intimidatorie, promuovendo un dibattito civile e costruttivo per il bene del nostro
Territorio.