Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Scrutatori e rappresentanti di lista: voto di scambio? Antonio Giangrande pone un interrogativo sulla questione

Scrutatori e rappresentanti di lista: voto di scambio? Antonio Giangrande pone un interrogativo sulla questione
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Lo scandalo dei voti di scambio: 30 euro ai ragazzi per 3 giorni di presenza
ai seggi. Voto di scambio a destra, ma son peggio i permessi elettorali
retribuiti dallo Stato alla sinistra.

Esiste un tariffario: 30, 40 o 50 euro. Vengono corrisposti in base ai voti
conquistati dal candidato e certificati sui tabulati elettorali. E ci sono
anche i comitati elettorali nei quali presentarsi per essere reclutati come
rappresentanti di lista e procacciatori di preferenze. Ne ha parlato un
servizio, firmato dal giornalista Francesco Iato, trasmesso dal Tg Norba e
sequestrato dalla Digos. Il compito del «rappresentante di lista» non è solo
quello, canonico, di controllare il corretto andamento dello scrutinio
elettorale, ma anche di garantire un certo numero di voti. Il servizio di
Francesco Persiani del Tg Norba delle ore 13.35 del 28 maggio 2015 dal
titolo, “Taranto, scoppia lo scandalo scrutatori”, è esemplare e coraggioso.
«Ultime ore utili per nominare i rappresentanti di lista. Non solo a Bari,
ma anche a Taranto i giovani rappresentanti dei partiti potrebbero essere
coinvolti in vicende poco lecite. Denaro in cambio di voti e del loro
controllo. Alcuni lo sanno bene». Parla un ragazzo intervistato: “Per
prendere voti fanno tutte cose, ormai. Si affiancano a persone della
malavita. Si affiancano a persone di potere per salire anche loro al potere
per legarsi alla poltrona”. «Capitolo a parte – prosegue Persiani – quello
degli scrutatori, un gradino più in su. A Taranto sono stati tutti nominati
dagli amici degli amici di partito: niente sorteggio. Così ha deciso la
commissione elettorale usando il criterio, consentito dalla legge, delle
indicazioni, dei suggerimenti. I consiglieri si sono divisi la torta.
D’altra parte non è difficile in una città come Taranto DOVE E’ MESSA LA
SORDINA AD OGNI DENUNCIA. IN UNA CITTA’ DOVE ALCUNE GROSSE AZIENDE
MUNICIPALIZZATE SONO DIRETTE DA PERSONE CHE HANNO STRETTISSIMI LEGAMI CON I
MAGISTRATI INQUIRENTI».

La verità è che in politica ci sono sempre gli interessi personali ad essere
interessati e per quegli interessi si vota e per nient’altro.

Gli scrutatori sono nominati dagli amministratori, a cui render conto con i
voti propri e dei parenti, ma sono pagati dallo stato: voto di scambio?

I rappresentanti di lista sono nominati dai candidati, a cui render conto
con i voti propri e dei parenti. A sinistra sono numerosi. Fanno calca. Sono
operai od impiegati che non hanno avuto nessuna difficoltà a trovare il loro
impiego, grazie ai sindacati. I rappresentanti di lista di sinistra alle
sezioni dei seggi elettorali li vedi a piantonare ed a controllare, spesso a
disturbare ed a contestare. Si sentono anime pure. Additano come venduti i
ragazzi dei partiti avversari, che prendono in totale 30 euro per 3 giorni
di impegno ai seggi.

A sinistra parlano di volontariato politico. Ma è veramente così?

Al lavoratore con contratto a tempo indeterminato e determinato (anche
temporaneo) chiamato a svolgere funzioni presso i seggi elettorali per le
elezioni del Parlamento (nazionale ed europeo), per le elezioni comunali,
provinciali e regionali ed in occasione delle consultazioni referendarie, ai
sensi dell’art. 119 del T.U. n. 361/57, modificato dalla L. n. 53/90, e
dell’art. 1 della legge 29.1.1992, n. 69, è riconosciuto il diritto di
assentarsi per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni
di voto e di scrutinio. L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti
gli effetti, quindi remunerata.

Il beneficio spetta ai componenti del seggio elettorale (presidente,
scrutatore, segretario), ai rappresentanti di lista, nonché in occasione del
referendum popolare ai rappresentanti dei promotori del referendum. Analogo
diritto spetta ai lavoratori della scuola impegnati a vario titolo nelle
operazioni elettorali (vigilanza o altro). Essendo l’attività prestata
presso i seggi equiparata (2° comma art. 119 L. 361/57) ad attività
lavorativa, non è consentito richiedere prestazioni lavorative nei giorni
coincidenti con le operazioni elettorali, anche se eventuali obblighi di
servizio fossero collocati in orario diverso da quello di impegno ai seggi.

Hai visto le anime pure di sinistra?. Prendono 10 volte la regalia dei 30
euro dati ai ragazzi dei partiti avversari, eppure parlano.

Il vero voto di scambio è quello loro: dello pseudo volontariato elettorale
della sinistra.

Dr Antonio Giangrande

Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia