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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Sculco: «Dramma sanità va risolto prima della pausa estiva» La consigliera regionale di Calabria in Rete, Flora Sculco, invita il Consiglio regionale a mobilitarsi per arginare tempestivamente l'emergenza sanità

Sculco: «Dramma sanità va risolto prima della pausa estiva» La consigliera regionale di Calabria in Rete, Flora Sculco, invita il Consiglio regionale a mobilitarsi per arginare tempestivamente l'emergenza sanità
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“Chiederò, mercoledì 15 luglio, alla Conferenza dei capigruppo, che il Consiglio regionale, superato lo stallo politico del momento, si occupi, prima della pausa estiva e con priorità assoluta, dei drammi della sanità in tutti i territori della Calabria”. E’ quanto asserisce Flora Sculco, capogruppo di Calabria in Rete in Consiglio regionale. “Nella logica quanto mai opportuna, di riorganizzare il sistema nel pieno rispetto della legalità, sono del parere – aggiunge – che dinanzi all’ostinazione della Struttura commissariale a non volersi aprire a nessun tipo di confronto democratico con le istanze politiche e sociale del territorio, il Consiglio regionale debba reagire con vigore e determinazione, interpellando, se sarà necessario, con apposito documento da approvarsi all’unanimità, lo stesso premier Matteo Renzi. Il Governo ha indicato un Commissario ad acta, per concordare con la Regione, che sulla materia ha prerogative costituzionali intangibili, gli attori del sistema pubblico e privato, i comuni e le forze sociali, un piano di razionalizzazione e di rilancio dei servizi sanitari. Il Governo non ha indicato un Viceré con l’incarico di demolire servizi, negare il diritto alla salute e bloccare progetti di sviluppo della sanità”. Conclude Flora Sculco: “Trovo opportuna la lettera di richiamo del Presidente della Regione e spero che dia risultati immediati, ma sono anche del parere che, in questa battaglia di civiltà e pur nella piena consapevolezza che nel passato sono stati commessi errori macroscopiche e dissipato ingenti risorse pubbliche, occorra interpellare e coinvolgere ogni soggetto e persino la società calabrese; se del caso, attraverso una grande manifestazione di popolo che segnali al Paese quanto sta accadendo nella regione più povera d’Europa, inclusa la violazione del diritto alla salute per due milioni di cittadini”.