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Sculco insiste su legge doppia preferenza di genere

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“Uno dei primi provvedimenti da portare in Aula auspico che sia, a maggior ragione dopo i soliti buoni propositi espressi durante la festa delle donne dell’8 marzo, la legge sulla doppia preferenza di genere”. E’ quanto sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che aggiunge: “Sono trascorsi tre anni da quando nel 2015 l’ho proposta e da quando la prima Commissione l’ha approvata all’unanimità. L’ho segnalata l’altro giorno in Conferenza dei capigruppo e non ho riscontrato alcuna contrarietà, ma ora è tempo di passare dalle parole ai fatti. La X legislatura regionale su questi aspetti è partita benissimo con la riforma dello Statuto, da me proposta e condivisa dall’Aula, che ha reso cogente, primi in Italia, la presenza delle donne in Giunta regionale nella misura minima del 30 per cento.

Dopo questa lunga ‘pausa’ riflessiva, se il Consiglio regionale intende mettersi in sintonia con il vissuto delle donne e con le istanze più rappresentative della società calabrese, agisca”. Spiega Flora Sculco: “La legge che la Regione si darà, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la pari effettività tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, porrà fine all’esclusione delle donne dalle scelte politiche ed istituzionali a partire dalla prossima Legislatura. E’ la Costituzione che riconosce alle Regioni il compito ‘di promuovere la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive e rimuovere ogni ostacolo che impedisce la piena parità delle donne e degli uomini nella vita sociale, culturale ed economica’.

In questa direzione, va il sistema elettorale parlamentare e la legge di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che ha introdotto nuove disposizioni volte a garantire l’effettività di una competizione equilibrata tra donne e uomini a livello nazionale ed europeo. Ora tocca alla Calabria. E il Consiglio regionale, come hanno auspicato la presidente della Commissione ‘Parità’ Cinzia Nava e tante altre esponenti di primo piano della società calabrese, contando sulla sensibilità di tutti i consiglieri regionali, è chiamato a fare la sua parte. E’ un impegno che ci siamo assunti in più occasioni pubbliche e che ora bisognerà onorare”.