Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Scuola, Dieni: “A Reggio violato diritto studio bimbi” La deputata del M5s critica l'amministrazione Falcomatà

Scuola, Dieni: “A Reggio violato diritto studio bimbi” La deputata del M5s critica l'amministrazione Falcomatà
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«A Reggio Calabria si viola il diritto allo studio dei bambini a causa dell’incompetenza dell’amministrazione Falcomatà». È quanto sostiene la deputata del M5S Federica Dieni in merito alla sospensione del servizio mensa nella scuola primaria dell’istituto comprensivo “Nosside-Pythagoras”. Sulla questione la parlamentare ha presentato una specifica interrogazione indirizzata al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

«Diverse norme statali e regionali – continua Dieni – affidano ai Comuni le funzioni amministrative relative all’assistenza scolastica, tra cui il servizio di mensa, riconosciuto come parte integrante della formazione primaria. Lo Stato, inoltre, assegna agli enti locali rimborsi pasti per i docenti che accompagnano gli alunni nelle mense».

«A Reggio, invece – prosegue l’esponente 5 stelle –, come riportano diversi organi di stampa, il servizio mensa sarebbe stato negato ai bambini della “Nosside-Pythagoras” che effettuano il tempo pieno fino alle ore 16. Gli alunni sono così costretti a pranzare o con pasti freddi preparati al mattino oppure con pietanze calde, ma solo nei casi in cui i genitori riescano a consegnarli negli orari previsti, con tutte le difficoltà del caso. Questa situazione, a quanto si apprende, sta comportando l’impossibilità per alcuni bimbi iscritti alla scuola dell’infanzia di effettuare il tempo pieno».

«Per tutti questi motivi – conclude la deputata del M5S –, ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per sapere quali azioni intenda adottare per compensare la manifesta incapacità del Comune di Reggio Calabria. A nostro avviso è in atto una discriminazione nell’offerta formativa e una violazione del diritto allo studio dei bambini».