Se anche le “Iene” prendono le cantonate…i medici in servizio sono meno di 503 …perché si insiste a sostenere che nell’Asp di Reggio Calabria sono più di 1200? Tutti sanno che le aziende ospedaliere si occupano solo di ricoveri. Nelle Asp che includono il territorio, oltre ai medici per gli ospedali ci sono i medici curanti, le guardie mediche, gli specialisti ambulatoriali, medici della medicina territoriale ecc. Ci domandiamo perché si insiste a mischiare tutto ? Che disegno c’è dietro?
I misteri della sanità reggina stanno raggiungendo limiti di non ritorno. Tra lettere anonime, proiettili e colpi di arma da fuoco contro dirigenti medici. Qualcosa non torna? La rivoluzione avviata dalla commissaria Lucia Di Furia…non piace a qualcuno? E’ bene che le forze dell’ordine facciano luce nel breve giro di posta su argomenti delicati. La sanità è la prima azienda economica della Regione Calabria. Gli affari sono tanti. I giornalisti delle Iene di Italia 1, pochi giorni addietro hanno fatto un servizio sui numeri dei medici ospedalieri in servizio nella provincia di Reggio Calabria, alimentando la confusione. Cerchiamo di fare chiarezza.
Nelle Asp che includono il territorio, oltre ai medici per gli ospedali ci sono i medici curanti, le guardie mediche, gli specialisti ambulatoriali, medici della medicina territoriale ecc. Questi camici bianchi, non hanno nulla a che vedere con il conteggio ospedaliero. Quindi, 256 negli ospedali, in tutto, 503( compreso i dirigenti medici). Nel confronto della nostra ASP con altre aziende ospedaliere , artatamente vengono accostati valori differenti. Perché? Nel report delle Iene, hanno messo a confronto un’Asp con un’azienda ospedaliera e non solo, hanno indicato i posti occupati e non i posti in dotazione. Ci chiediamo, per quale motivo viene ostacolata la manager venuta dalle Marche? Nessuno vuole nascondere, anni terribili per la sanità reggina che ha coinvolto, una marea di commissari e comparse… che hanno affondato, anche la speranza dei cittadini. A Proposito invitiamo le “Iene”ad essere presenti al processo contro il direttore della nostra testata giornalista e il primario della cardiologia Vincenzo Amodeo.
Portati a Processo dall’attuale commissario del Gom per aver osato dire la verità sull’ospedale spoke di Polistena.