Sequestrati 2.8 milioni di euro in beni a un imprenditore vicino alla cosca Pesce Era stato condannato a 10 anni in primo grado per associazione mafiosa ed è ancora sottoposto a nuovo processo in Appello
Il totale dei beni sequestrati ammonta a 2,8 milioni di euro dai finanzieri di Verona, nell’ambito di un’indagine antimafia della procura di Reggio Calabria, nei confronti di un imprenditore reggino nel settore della logistica stabilitosi nel capoluogo veneto,L’uomo, ritenuto vicino al clan Pesce di Rosarno (QUI), finì in carcere dopo esser stato coinvolto nell’operazione “Porto franco 2” che, condotta dalla Dda dello Stretto nel 2014 ha colpito la cosca operante nella piana di Gioia Tauro.
Sigilli a un terreno e 16 fabbricati, oltre a un centinaio di automezzi.