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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Sequestrati 450 chili di cocaina al porto di Gioia Tauro La droga avrebbe fruttato ben 90 milioni di euro alle organizzazioni criminali

Sequestrati 450 chili di cocaina al porto di Gioia Tauro La droga avrebbe fruttato ben 90 milioni di euro alle organizzazioni criminali
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Nuovo importante colpo messo a segno dai militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro e sotto la costante direzione del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Dott. Giovanni Bombardieri. In un container in transito nel porto della piana, proveniente da Paranagua e formalmente diretto a Port Said West (Egitto), sono stati individuati e sequestrati 450 chilogrammi di cocaina suddivisi in 420 panetti del valore complessivo al dettaglio di circa 90 milioni di euro.

Attraverso una complessa attività di indagine eseguita tramite analisi di rischi e riscontri fattuali da parte della Guardia di Finanza su 750 contenitori provenienti dal Sud America e supportata dalle sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato possibile selezionare il container positivo contenente il prezioso carico di oro bianco, occultato tra la merce lecitamente trasportata costituita da compensato di legname, e pronto per essere recuperato dai destinatari del carico. Gli oltre 400 panetti nelle mani dei criminali, tagliati anche fino a 4 volte prima di essere immessi sul mercato, ad un prezzo che oscilla dai 50 ai 100 euro al grammo, avrebbero fruttato ben 90 milioni di euro alle organizzazioni criminali di stampo ‘ndranghetistico’ che operano nel settore.

Il brillante risultato testimonia l’alto livello di attenzione operativa di finanzieri e doganieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, per il contrasto all’importazione di sostanze stupefacenti, in particolare la cocaina, che non solo minano la salute dei più deboli assuntori ma i cui proventi inquinano l’economia legale della Calabria e dell’Italia intera.