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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Sequestrato il video di Lo Giudice. Cafiero de Raho «per capire se è spontaneo»

Sequestrato il video di Lo Giudice. Cafiero de Raho «per capire se è spontaneo»

| Il 18, Giu 2013

Per il procuratore di Reggio Cafiero de Raho è stato necessario per capire se è stato girato in modo volontario dall’ex pentito

Sequestrato il video di Lo Giudice. Cafiero de Raho «serve capire se è girato in modo spontaneo»

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha proceduto al sequestro del video con cui l’ex collaboratore antimafia Nino Lo Giudice ritrattava tutte le sue dichiarazioni rilasciate agli inquirenti. Per il procuratore di Reggio Cafiero de Raho è stato necessario per capire se è stato girato in modo volontario dall’ex pentito

 

 

REGGIO CALABRIA – La Dda di Reggio Calabria ha emesso un decreto probatorio di sequestro del video del pentito Antonino Lo Giudice registrato prima del suo allontanamento dalla località protetta avvenuta il 5 giugno. Il provvedimento è stato notificato dagli agenti della polizia postale di Reggio. Il sequestro del video «ha carattere probatorio. Il decreto di sequestro probatorio serve a comprendere le modalità e se si può risalire al momento in cui il video è stato creato». Il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho spiega così l’esigenza dell’emissione del decreto di sequestro probatorio del video dell’ex collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice. L’acquisizione del video servirà inoltre per «l’accertamento sulla volontarietà delle riprese delle immagini». E’ ritenuto un “corpo di reato” il video di Antonino Lo Giudice registrato prima del suo allontanamento dalla località protetta. E’ quanto affermano i magistrati della Dda di Reggio Calabria che hanno emesso un decreto di sequestro probatorio con il quale il video è stato oscurato sui siti internet che lo avevano linkato. In sostanza, secondo i magistrati I magistrati della Dda di Reggio Calabria hanno disposto il sequestro per evitare che vengano commessi altri reati utilizzando le “informazioni contenute nella predetta video ripresa, direttamente riferibile a riservata attività di indagine”. il video, qualora non fosse ritenuto spontaneo, potrebbe essere ritenuto un “corpo di reato” e il suo sequestro servirebbe ad evitare che vengano commessi altri reati utilizzando le «informazioni contenute nella predetta video ripresa, direttamente riferibile a riservata attività di indagine».