Sequestro stabilimento balneare a ridosso di un torrente Il lido era ubicato in un’area a rischio inondazione. Denunciate cinque persone
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano ed Acri hanno eseguito nei giorni scorsi un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Castrovillari Teresa Reggio su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Maurizio Gallone, di uno stabilimento balneare nel Comune di Mandatoriccio. I controlli effettuati e l’attività d’indagine svolta da oltre un anno dai Carabinieri Forestale di Rossano, coordinata dal Procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla, ha fatto emergere come la struttura è collocata in posizione di pericolo data la sua ubicazione in area di attenzione con rischio PAI R4, elevato rischio idraulico ed erosione costiera, area questa dove insiste a meno di 150 metri dalla struttura il torrente Acquaniti.
Nello stabilimento sono stati realizzati bar, servizi igienici, parcheggio, ristorante e area ombrelloni. Strutture, in gran parte inamovibili e che in alcuni casi, ricadono all’interno della proprietà del demanio pubblico, oltre che in area vincolata al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI). Il controllo e l’acquisizione della documentazione ha evidenziato come sia stato certificato solo che la struttura ricade nel vincolo paesaggistico, riferito alla distanza dei 300 metri dalla linea di battigia, mentre viene completamente ignorata la distanza dal torrente Acquaniti e quindi l’inquadramento normativo che comporta tale area. Si è quindi proceduto al sequestro dello stabilimento e dell’area circostante, circa 7000 metri quadri. Tale attività investigativa aveva già portato tempo addietro alla denuncia di cinque persone tra proprietari, pubblici amministratori, direttori dei lavori e responsabili del procedimento.