Serie B : il Lecce batte la Reggina al Granillo (0-1) Rete decisiva di Stepinski nel primo tempo. Gli amaranto devono recitare il "mea culpa" per l'errore dal dischetto di Jérémy Ménez
DI ANTONIO SPINA
Le mani di Gabriel sulla vittoria del Lecce. Così si può sintetizzare il match tra Reggina e Lecce, che premia la squadra di Corini, compatta ed organizzata, e punisce oltremodo gli amaranto traditi, ancora una volta, da una maledizione chiamata calcio di rigore, che ha visto Ménez tirare debole e poco angolato.Una sconfitta che incide sulla classifica della Reggina, seconda consecutiva dopo quella di Ascoli, ma che ha offerti buoni spunti da cui ripartire necessariamente già dalla prossima ed ostica trasferta di Frosinone. Nota dolente, ancora, i continui infortuni muscolari accorsi a Rivas e Charpentier, quest’ultimo alla prima apparizione in campionato, dopo un lungo calvario.
La Reggina di Baroni si presentava alla sfida di questo pomeriggio contro il Lecce dopo la sosta seguita al tuor de force delle feste natalizie. Arco di tempo, durante il quale il tecnico reggino ha avuto il tempo necessario per poter lavorare sulla rosa, mettendo a punto diverse situazioni tattiche ed eliminando quelle sbavature che, spesso, si sono rivelate fatali, situazione prima impossibile per via degli impegni ravvicinati. Dieci giorni utili, anche, per recuperare dai rispettivi infortuni alcuni uomini fermi, da tempo, ai box. Contro i salentini, guidati da Eugenio Corini, l’approccio al match dei padroni di casa è stato, più che convincente, atteggiamento, questo, proseguito nel corso della gara, che ha avuto l’effetto di produrre diverse occasioni da rete, che, alla fine, non si sono concretizzate. Un Lecce pragmatico, si dimostra collettivo solido e sornione, che nonostante l’inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora di gioco (rosso a Coda al 66′) resiste agli attacchi amaranto e porta a casa una vittoria fondamentale per la sua classifica.La Reggina ci ha messo cuore, all’interno di una gara gagliarda, ma alla fine deve recriminare per il penalty (52′ per dubbio fallo di mano di Lucioni) fallito da Jérémy Ménez. Un altro errore pesante dagli undici metri, incubo stagionale dopo quelli (due) falliti da Germàn Denis in altre partite, che non permette agli amaranto di agguantare un pari, che sarebbe stato più che meritato.
Le verticalizzazioni mettono in difficoltà la difesa leccese, dove sia Rivas che Charpentier impegnano l’impeccabile Gabriel. I giallorossi, da squadra esperta, in un momento innocuo della partita sanno colpire al momento giusto per quello che, poi, sarà, il gol che deciderà le sorti del match. È bravo Stepinski al minuto 28 a sfruttare la prima ghiotta opportunità e portare in vantaggio i suoi, aiutato da una leggera deviazione di Del Prato che elude l’intervento del portiere Nicolas, appena arrivato dal mercato di Gennaio e subito arruolato titolare da Baroni.