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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Serra San Bruno, i cinquestelle chiedono spiegazioni sul divieto di usare l’acqua potabile I deputati del Movimento Cinque Stelle Nesci, Parentela e Dieni non sono convinti della gestione dell'acqua pubblica

Serra San Bruno, i cinquestelle chiedono spiegazioni sul divieto di usare l’acqua potabile I deputati del Movimento Cinque Stelle Nesci, Parentela e Dieni non sono convinti della gestione dell'acqua pubblica
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«Il sindaco di Serra San Bruno (Vibo Valentia), Bruno Rosi, renda noti i risultati delle analisi dell’acqua pubblica che di recente lo hanno portato a vietarne l’uso potabile». Lo chiedono i deputati M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela e Federica Dieni, che insieme avevano interrogato il governo, nel 2013, sull’annosa vicenda del sistema di distribuzione dell’invaso Alaco, su cui la procura di Vibo Valentia concluse, nell’aprile scorso, un’inchiesta relativa alla classificazione dell’acqua, che arriva anche nei rubinetti di Serra San Bruno.
I parlamentari M5s aggiungono: «Nonostante le interrogazioni, i nostri appelli alle prefetture di Catanzaro e Vibo Valentia, i precedenti come il caso del benzene nell’inverno del 2012, le inchieste sul gestore Sorical, i sequestri degli impianti e le conclusioni della procura di Vibo Valentia, tutto è rimasto come era». «Di fatto – proseguono i parlamentari Cinque stelle – non sono mai stati sciolti i dubbi sulla salubrità dell’acqua potabilizzata dell’Alaco. Le istituzioni hanno il dovere di fornire risposte ufficiali, con la massima rapidità e trasparenza».
Nesci, Parentela e Dieni concludono: «Auspichiamo che il governatore regionale, Mario Oliverio, consideri il problema dell’acqua dell’Alaco come sua priorità, perché la tutela della salute e l’attendibilità delle istituzioni sono fondamentali per costruire una Calabria migliore, in cui i cittadini abbiano certezze e serenità».