Serra San Bruno, Lo Iacono risponde a Salerno e lo invita a un pubblico confronto
redazione | Il 22, Feb 2011
A pochi mesi dalla competizione elettorale lo scontro tra i potenziali candidati si fa aspro
Serra San Bruno, Lo Iacono risponde a Salerno e lo invita a un pubblico confronto
A pochi mesi dalla competizione elettorale lo scontro tra i potenziali candidati si fa aspro
SERRA SAN BRUNO Raffaele Lo Iacono, candidato nelle file della lista “La Serra” per le prossime amministrative di primavera, non teme nessun confronto e risponde a tono alle repliche del consigliere regionale Nazzareno Salerno sulle dichiarazioni mosse dallo stesso Lo Iacono contro lultima visita della Commissione Sanità nellospedale serrese.
Lex primo cittadino di Serra San Bruno per controbattere alle false accuse ricevute, esprime la volontà di un confronto pubblico con Salerno, così come richiesto dallo stesso consigliere regionale che, qualche giorno fa, durante una conferenza stampa, dichiarava: «Raffaele Lo Iacono deve avere il coraggio di fare un confronto con i cittadini nella piazza».
E Lo Iacono, che il confronto non lo teme affatto, dice di avere già avuto la possibilità di confrontarsi con i cittadini, rispondendo alle loro domande ricevute durante il suo programma radiofonico tenuto su Radio Serra. Pertanto, lex sindaco, rivolgendosi a Salerno, dice: «Lo invito io a un confronto pubblico perché sia egli stesso a farmi le domande, cosicché anche io possa farle a lui. Domande che qui anticipo perché possa venire ben preparato». E Lo Iacono preannuncia veramente tali domande, volte a chiedere al diretto interessato delucidazioni riguardo i documentati sperperi fatti sotto lamministrazione comunale guidata proprio da Salerno.
I quesiti rivolti al consigliere regionale del Pdl vengono di seguito riportati:
«È vero che lufficiale giudiziario non è riuscito a notificare lavviso trasmesso dal Presidente del Tribunale di Vibo Valentia che laveva convocato per il 6 ottobre 2010 per lo scioglimento di una società privata, di cui lei risulta ancora essere presidente, che dopo aver tentato invano nel 2002 di gestire privatamente i 32 milioni di euro del Patto Territoriale non ha mai presentato bilanci o pagato la tassa annuale alla camera di commercio?
Per tale società, risulta ancora aperto un conto corrente a suo nome in qualità di presidente?
Come mai nonostante lei sia stato nominato tesoriere del Comitato Nazionale per le celebrazioni del IX Centenario della morte di San Bruno in qualità di sindaco, dopo la fine del suo mandato ha continuato a gestire i fondi del Comitato?
Ed ancora, è vero che il convegno di apertura delle celebrazioni del IX Centenario organizzato nellottobre del 2001 è costato 51.412,53 mentre quelli di maggio e di ottobre 2002 sono costati rispettivamente 73.533,41 ed 63.266,62 per un totale complessivo dei tre che ammonta ad 188.212,56 quindi ad oltre 350 milioni di lire, visto che ancora era in vigore il vecchio conio?
Sono veramente costati 120.296,53, oltre 230 milioni di lire, i rimborsi spese, e gli indennizzi di collaboratori e segretari vari?
Senza continuare nellelenco che sarebbe lungo e noioso, specie oggi che i soldi sono già stati spesi, può spiegare alla cittadinanza serrese come analiticamente ha speso i finanziamenti che a vario titolo sono stati concessi al Comitato e che corrispondono ad 626.425,39 pari ad oltre un miliardo e duecentomilioni di lire?
Può confermare che tale ingente somma non è stata gestita attraverso il bilancio comunale, come in un primo momento si era immaginato, bensì attraverso conto correnti da lei gestiti?».
La discussione è dunque aperta.
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