Sersale, dimissioni dei consiglieri di minoranza Atto politico di protesta degli esponenti di "Centro Sinistra per Sersale"
Sersale – I candidati e i consiglieri comunali di “Centro Sinistra per Sersale” hanno rassegnato nella giornata di oggi le loro dimissioni come atto politico di protesta. Fin dalla dichiarazione di dissesto finanziario, affermano, non c’è stato Consiglio Comunale in cui non è stato ripetuto che è necessario ristrutturare, efficientare e gestire in modo pubblico i servizi comunali, poiché così si liberano risorse e si può perfino coinvolgere i cittadini nella gestione del nostro Comune, mediante short list di merito per offrire anche piccole chance di occupazione. Abbiamo proposto una visione politica perché crediamo che ogni risparmio deve tradursi in un beneficio per la collettività.
Visione opposta invece della Amministrazione Torchia, secondo cui il miglior modo è quello di mantenere privati tutti i servizi locali (bus, mense, rifiuti, illuminazione, ecc.), con conseguente e palpabile levitazione dei costi regolarmente avvenuta durante questi 15 anni. Abbiamo ripetuto in tutti i modi che se il dissesto è fatto di 2,5 mln di € di sentenze, spese legali e affini, tra gli anni 1981-2002 (che lasciano comunque al comune beni patrimoniali come Palazzo Colosimo, l’area campi da tennis e l’urbanizzazione del Rione Colle del Mulino), è altrettanto vero che 1,3 mln € sono le richieste per forniture, lavori non pagati e altre spese successive dal 2002 al 2012, 10 anni in cui ha amministrato “Progetto Sersale”.
Negli ultimi 5 anni, affermano i consiglieri e i candidati dimissionari, col nostro lavoro di opposizione è stata prodotta una grandissima mole di informazioni per coinvolgere la comunità e mai come in questa consiliatura è stato offerto ai cittadini di prendere visione e farsi un’idea di quanto avviene nel Consiglio Comunale. Abbiamo onorato, con il nostro lavoro ed impegno quotidiano, il mandato elettorale.
Ora rassegniamo le nostre dimissioni perché la foga di privatizzare l’ultimo servizio a gestione comunale rimasto, è la goccia che fa traboccare il vaso, che viola la volontà palesemente espressa dai cittadini in: consigli fiume, proposte di deliberazione popolare, proposte di un referendum confermativo o in ultimo, con la proposta di rinvio della scelta. Non c’è stato modo di far desistere un’amministrazione così sorda. Non comprendiamo questa urgenza di privatizzare i servizi e non comprendiamo a chi potrebbe giovare questa scelta se non a chi si aggiudica gli appalti, a pochi mesi dalle elezioni.
Non comprendiamo neanche la necessità di dare uno schiaffo alla volontà dei cittadini. Abbiamo portato a termine il nostro mandato di opposizione, questo Consiglio Comunale non ha più nulla da discutere nell’interesse dei cittadini. Ora ci rivolgiamo alla cittadinanza, alla quale ripetiamo che: Noi siamo e saremo sempre per una gestione attenta, puntuale, economica, efficace dei servizi pubblici locali nell’interesse dei cittadini e siamo incompatibili con chi fa o sostiene il contrario, cioè tutti i membri di “Progetto Sersale”. Con umiltà e disponibilità rimettiamo il nostro mandato nelle mani dei cittadini, chiedendo loro per il prossimo futuro, una partecipazione attiva alla politica dalla quale noi possiamo trarre energia per cambiare questo Paese.