Servello (Idv): “Decesso di Claudia Michenzi, sdegno verso una pubblica sanità”
redazione | Il 28, Feb 2011
“Accertare la verita con la commissione parlamentare d’inchiesta”
Servello (Idv): “Decesso di Claudia Michenzi, sdegno verso una pubblica sanità”
“Accertare la verita con la commissione parlamentare d’inchiesta”
LAMEZIA TERME – Italia dei Valori ha promosso a Filadelfia una iniziativa di partecipazione civile alla vita politica locale e nazionale, mediante il dialogo e il confronto diretto con i cittadini lì chiamati al voto amministrativo di maggio. Una giornata perciò positiva ed improvvisamente devastata e funestata dal *decesso di una piccola concittadina di 8 anni, Claudia Michenzi* *per un caso che sembrerebbe riconducibile a presunta malasanità*. Innanzitutto, si sente il bisogno di esprimere sentimenti di affetto e di vicinanza umana nei confronti di tutta la famiglia, già gravemente colpita nel passato dalla perdita di un proprio caro. Si è appreso dell’intervento della magistratura nonché della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e si auspica la massima chiarezza sul caso. Per come dichiarato dal suo presidente, il deputato Leoluca Orlando, infatti, “accertare la verita’ e’ un obbligo morale nei confronti della vittima e dei suoi familiari, ma anche nei confronti di tutti i cittadini che continuano – o sono costretti, si aggiunge – ad affidarsi alla sanita’ pubblica”. Tale evento riaccende lo sdegno verso una pubblica sanità che, specie nelle regioni del Sud registra troppi drammatici errori, mettendo a repentaglio il diritto alla salute e alla stessa vita. Nella sola Calabria la Commissione è intervenuta 78 volte sui 326 totali. Va rilevato, pertanto, che oltre altre alle legittime discussioni e proposte sul piano di rientro e/o sulla costruzione di nuovi ospedali è del tutto assente dallagenda della politica qualsiasi strategia di contrasto al fenomeno. La politica, infatti, che pure ha tante colpe per avere trasformato la sanità in terreno di conquista clientelare e antimeritocratica, non può più rimanere inerte. Si discuta senza retorica, coinvolgendo gli ordini professionali e dotandoli di adeguati ed effettivi strumenti, di come tutelare il diritto alla vita, il settore e le elevate professionalità Calabresi, anchesse mortificate da questo stato di cose, e si avvii una stagione riforme nei metodi tese al superamento dellormai insostenibile status quo.E quanto si legge in una nota di Domenico Servello, Segretario provinciale dellIdv di Vibo.
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