Servizi infermieristici nella proposta di legge di Nucera (Pdl)
redazione | Il 05, Apr 2011
“Le aziende sanitarie provinciali e le aziende ospedaliere devono istituire, ai sensi della normativa vigente, i servizi per l’assistenza infermieristica e ostetrica e delle connesse funzioni di supporto; delle professioni tecnico-sanitarie quali diagnostica strumentale e tecnico-assistenziale; delle professioni dell’area della riabilitazione; delle professioni dell’area della prevenzione e del servizio sociale professionale”
Servizi infermieristici nella proposta di legge di Nucera (Pdl)
“Le aziende sanitarie provinciali e le aziende ospedaliere devono istituire, ai sensi della normativa vigente, i servizi per l’assistenza infermieristica e ostetrica e delle connesse funzioni di supporto; delle professioni tecnico-sanitarie quali diagnostica strumentale e tecnico-assistenziale; delle professioni dell’area della riabilitazione; delle professioni dell’area della prevenzione e del servizio sociale professionale”
“Istituzione dei servizi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie, tecniche della prevenzione e delle professioni sociali”, è il titolo della proposta di legge depositata dal segretario-questore Giovanni Nucera (Pdl). “Le aziende sanitarie provinciali e le aziende ospedaliere – spiega Nucera – devono istituire, ai sensi della normativa vigente, i servizi per l’assistenza infermieristica e ostetrica e delle connesse funzioni di supporto; delle professioni tecnico-sanitarie quali diagnostica strumentale e tecnico-assistenziale; delle professioni dell’area della riabilitazione; delle professioni dell’area della prevenzione e del servizio sociale professionale. Tali servizi – sottolinea il segretario-questore – devono essere qualificati come unità organizzative dirigenziali complesse. L’istituzione di questi servizi, nell’ambito di un percorso formativo-professionale, mira a pianificare l’innovazione organizzativa del sistema sanitario consentendo una corretta responsabilizzazione, maggiore integrazione, coordinamento delle risorse e flessibilità organizzativa”. “Nel ruolo sanitario, ove non diversamente specificato – è scritto nella legge – sono compresi i dirigenti delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche, tecnico – sanitarie, della riabilitazione, della prevenzione e della professioni sociali, che possono partecipare ai concorsi per le discipline non mediche, ove nel bando non sia specificato espressamente il possesso della laurea in medicina e chirurgia”. “Alla dirigenza di nuova istituzione – precisa Nucera – si applicano, sotto il profilo normativo ed economico, tutte le norme previste per la disciplina del rapporto di lavoro della dirigenza dei ruoli sanitari, professionali, tecnici ed amministrativi. Contemplata nell’articolato – continua l’esponente politico – anche l’istituzione presso la Regione Calabria di un Osservatorio delle Professioni Sanitarie e Sociali, con il compito di coadiuvare l’Assessore regionale alla Sanità e le Aziende Sanitarie nella definizione delle modalità organizzative ed attuative delle norme che regolano le professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, della riabilitazione, tecnico-sanitarie e della prevenzione, nonché delle professioni sociali”. Infine, – conclude Nucera – la proposta normativa “prevede che la Regione Calabria, con propria legge, in ossequio alla normativa vigente, istituisca i seguenti servizi di U.O. complesse: servizio per l’assistenza infermieristica e ostetrica e delle connesse funzioni di supporto; servizio delle professioni tecnico-sanitarie di diagnostica strumentale e tecnico- assistenziale; servizio delle professioni dell’area della riabilitazione; servizio delle professioni dell’area della prevenzione e servizio sociale professionale”.
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