Servizio idrico, Calabretta: “De Magistris inquina i pozzi” "Qualcuno consigli al candidato De Magistris di studiare le norme vigenti in Italia prima di fare elucubrazioni senza senso sul servizio idrico"
“Qualcuno consigli al candidato De Magistris di studiare le norme vigenti in Italia prima di fare elucubrazioni senza senso sul servizio idrico”. E’ quanto afferma in una nota Cataldo Calabretta, commissario della Sorical, società che gestisce i 157 grandi acquedotti regionali con concessione fino al 2034. “L’oramai ex sindaco di Napoli mi attribuisce la frase “I Comuni saranno eliminati dalla gestione delle risorse idriche” – puntualizza Calabretta – estrapolandola da un ragionamento che è, invece, in linea con quanto ha stabilito il governo e l’Autority (Arera) nella
“E’ la normativa nazionale ed europea vieta ai Comuni la gestione diretta del servizio idrico integrato, che va affidata, invece, ad un gestore industriale attraverso procedure di legge: gara competitiva in caso di scelta di forma di gestione privata o mista; diretta se, come in Calabria, si sceglie la forma in-house, compito che spetta dall’Autorità Idrica Calabrese, diretta emanazione dei Comuni. E’ l’Autorità Idrica Calabrese che in Calabria avrà il compito di affidare il servizio e di pianificare gli investimenti nel settore idrico attraverso il Piano d’ambito. De Magistris continua invece a decantare le virtù di Abc Napoli, trasformata da lui da Spa controllata al 100% dal Comune ad Azienda Speciale, cioè ente pubblico economico, mentendo ai calabresi, generando confusione al pari degli inquinatori di pozzi”. Calabretta ricorda che “l’affidamento in house del servizio idrico a Napoli non rispetta la norma di legge come ha evidenziato più volte l’Autorità idrica Campana, perché la società deve operare in tutto l’Ambito ottimale di Napoli (altri 32 Comuni con il capoluogo) e non solo nella città. E questa è una violazione di legge, e De Magistris nei 10 anni di sindacatura non l’ha rimossa e dovrà essere fatta da altri entro fine anno. La stessa Abc Napoli ha inviato alla Parlamento una memoria per chiedere nuove norme che regolano le procedure gestionali delle Aziende Speciali perché non è in grado di operare con efficacia ed efficienza. In sostanza Abc Napoli chiede di operare con le norme delle Spa a controllo pubblico”. “Non è un caso, faccio notare a De Megistris – argomenta Calabretta – se in Italia la quasi totalità dei gestori del servizio idrico sono società per azioni a controllo pubblico. Circa i profitti sull’acqua, De Magistris racconta un’altra barzelletta, si faccia spiegare dal sindaco di Roma Virginia Raggi perché non ha pubblicizzato Acea e perché il M5S ha abbondato la battaglia demagogica che oggi lui ha rispolverato per la Calabria.”
Infine Calabretta fa chiarezza su un punto: “Ricordo a De Magistris che l’Assemblea dei soci di Sorical (Regione e Veolià), dal 2004 ad oggi non ha mai distribuito dividenti e quindi gli utili di gestione sono rimasti in azienda, al pari di Abc Napoli. Ricordo anche che nei primi anni di vita di Sorical tra i componenti del Consiglio di Amministrazione c’erano anche i Presidenti protempore delle cinque Province calabresi. Quindi tutte le scelte fatte sono state ampiamente condivise con il pubblico”. Riguardo al processo di pubblicizzazione di Sorical, avviato dalla Regione, è in dirittura d’arrivo. La società uscirà dalla liquidazione e la Regione, nella qualità di unico azionista, è nelle condizioni aprire un confronto a tutto campo con l’Autorità Idrica Calabrese per procedere all’affidamento del servizio idrico secondo le normative nazionali di legge.