Servizio Iene su sanità, Fil denuncia immobilismo "Nessuno può dire di non sapere, perché da anni le nostre denunce sono state portate a conoscenza di quanti potevano (e dovevano) intervenire, a tutti i livelli istituzionali"
La FIL, dopo la messa in onda dei due servizi delle IENE sulla sanità nella provincia di Reggio Calabria, ha scritto a tutti gli organi competenti (dal Presidente della Repubblica, ai ministri di Salute e Interni, ai Procuratori della Repubblica di Reggio e Catanzaro, al neo Commissario ad Acta per la Sanità Regionale, ai Dirigenti Regionali dei Dipartimenti interessati) denunciando l’immobilismo di tutti gli attori di questa “tragedia” che pesa come un macigno sui cittadini e sui lavoratori.
Nessuno può dire di “non sapere” perché da anni le nostre denunce sono state portate a conoscenza di quanti potevano (e dovevano) intervenire, a tutti i livelli istituzionali.
Che per scoperchiare il vaso di pandora sia stato necessario “processare” pubblicamente il sistema sanitario provinciale ad opera delle IENE è l’ennesima sconfitta di tutti.
Ora siamo in attesa di assistere al solito balletto di responsabilità: ma nessuno può dirsi “innocente” di fronte ad una azienda che non redige un bilancio dal 2013, non porta a compimento un avviso per assunzione di personale da anni, per non parlare delle gare per forniture e servizi; un’azienda in cui il ricorso continuo ai Commissari ad acta per vedersi riconosciute le spettanze a qualsiasi titolo è diventato un vero e proprio “sistema” (e lo abbiamo dimostrato coi numeri), il cui peso economico ricade ovviamente sulla nostra gente; una azienda in cui si sono succeduti tutta una serie di Dirigenti e Direttori Generali che, a nostro modo di vedere, non avevano i requisiti oggettivi per ricoprire i ruoli assegnati; una azienda i cui conti sono totalmente fuori controllo da anni nonostante i soldi spesi per società di revisioni esterne e per superconsulenti.
Potremmo continuare ancora per molto a citare il lungo elenco di atti, delibere, determine, nomine, affidamenti etc tutti ai limiti (se non palesemente fuori) della liceità che abbiamo portato all’attenzione dei vertici Aziendali prima e degli Organi competenti poi: abbiamo sempre avvisato, chiesto di verificare, denunciato infine alle Autorità, confidando che, in un Paese normale, qualcuno sarebbe dovuto intervenire a fermare l’emorragia economica e sociale che è sotto gli occhi di tutti da troppo tempo.
Ebbene oggi, dopo che i panni sporchi sono stati messi in piazza dalle Iene, qualcuno avrà il coraggio di strabuzzare gli occhi facendo finta di non sapere?
Il Segretario Generale
(Giuseppe Martorano)