Si apre sipario su stagione siglata Ama Calabria Appuntamento alla Casa della Cultura "Leonida Repaci" di Palmi
La musica di qualità rialza il sipario sulla stagione siglata AMA Calabria “Nel nome di Cilea”(la serie dedicata al ricordo del 150° anniversario della nascita del maestro Francesco Cilea).
Sul palco dell’Auditorium della Casa della Cultura “Leonida Repaci”, a Palmi, salirà l’atteso Trio Metamorphosi in concerto sabato prossimo 3 dicembre alle ore 18 (è proprio alla Casa della Cultura che sono conservati i manoscritti di tutte le versioni che Cilea ha elaborato nel corso di cinquanta anni).
Il repertorio della serata prevede l’esecuzione di veri e propri capolavori della musica. Il Trio Metamorphosi, composto dai fratelli Francesco e Angelo Pepicelli (violoncello e pianoforte), vincitori di un’edizione del “Concorso di Esecuzione Musicale per Flauto e Musica d’Insieme Francesco Cilea”,e dal violinista Mauro Loguercio, suonerà “Trio per pianoforte, violino, violoncello” (1885-86) di Cilea; il grande maestro sarà poi omaggiato con la “Sonata per violoncello e pianoforte in re maggiore op.38” (1888). Infine, Robert Schumann con “Trio per pianoforte, violino, violoncello in re minore op. 63 n.1”.
“Cari fratelli Pepicelli, siete proprio bravi. Inoltre siete affiatati in modo vero, non uno più uno ma due”. Con queste parole il compositore Goffredo Petrassi evidenzia una delle doti peculiari di Angelo: la capacità di formare un unicum con i suoi partner musicali.
Sarà un concerto imperdibile.
Note sul Trio
“Penso che siate un grande Trio”. Antonio Meneses, violoncellista del celebre ‘Trio Beaux Arts’, parla così del Trio Modigliani, formato nel 2005 da Mauro Loguercio e dai due fratelli Angelo e Francesco Pepicelli. E anche altri illustri esponenti della musica cameristica, da Renato Zanettovich, violinista del ‘Trio di Trieste’ (“Un magnifico Schubert, siete estremamente efficaci”) a Bruno Giuranna (“Un ottimo trio, la coesione fra gli strumenti è assolutamente rara, è stato un piacere ascoltarvi. Bravissimi!”), si esprimono in modo lusinghiero a riguardo.2005 – 2015: dopo dieci anni di vita, il Trio Modigliani cambia pelle, trasformandosi nel TRIO METAMORPHOSI.Un nome che vuol essere un inno al processo continuo di cambiamento, così necessario in ambito artistico. E che intende sottolineare il processo di crescita di un complesso cameristico mai schiavo dell’abitudine, anzi, sempre pronto a mettersi in gioco con la volontà di creare prospettive di unicità in ogni performance. I tre musicisti vantano, oltre ai dieci fruttuosi anni insieme nel Trio Modigliani, anche altre precedenti esperienze cameristiche di primissimo piano: in duo (violoncello e pianoforte), in quartetto d’archi, nonché collaborazioni con artisti del calibro di Magaloff, Pires e lo stesso Meneses. Si sono esibiti in numerose fra le sale più prestigiose del mondo, dalla Philharmonie di Berlino al Teatro alla Scala di Milano, dalla Salle Gaveau di Parigi alla Suntory Hall di Tokyo, dalla Carnegie Hall di New York al Coliseum di Buenos Aires. Due i CD registrati nel ‘periodo Modigliani’: il primo con Beethoven – Trio ‘degli Spettri’ – e Brahms – Trio in do minore – (“Il Trio Modigliani sale su livelli che sollecitano paragoni autorevoli: pensiamo in particolare all’incisione Philips del Trio Beaux Arts”. Dario Miozzi, ‘Musica’) e il secondo contenente l’integrale dei trii di Giuseppe Martucci (rivista ‘Amadeus’, 2010), subito diventato edizione di riferimento.La ‘metamorfosizzazione’ darà vita ad una serie di interessanti progetti, fra cui la pubblicazione per DECCA dell’integrale per trio di Schumann (il primo CD è stato pubblicato il 2 Ottobre 2015, mentre il secondo è uscito nell’autunno 2016) e, nel 2017, di una selezione di Arie e Lieder scozzesi di Haydn e Beethoven, in collaborazione con il mezzosoprano Monica Bacelli.