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Si avvia alla conclusione il premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”

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Le finali sabato e domenica, nel teatro Villa Torlonia di Roma

Si avvia alla conclusione il premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”

Le finali sabato e domenica, nel teatro Villa Torlonia di Roma

 

 

Nel Teatro Villa Torlonia, appena riaperto al pubblico, si svolgeranno sabato 21 e domenica 22 dicembre le finali del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”, istituito dall’Associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello. Promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e con Zètema Progetto Cultura, il Premio verrà assegnato ad un progetto di spettacolo ancora inedito scelto tra gli otto selezionati per la finale.
La giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario, assegnerà un premio di produzione di 3000 € allo studio ritenuto più meritevole tra gli otto finalisti.

Gli studi in finale

Sabato 21 dicembre
ore 15.30
Hic sunt leones. La storia di uno scienziato in tempo di guerra Teatri della Resistenza (PI)
ore 16.15
genesiquattrouno Gaetano Bruno (Roma)
ore 17.00
Falsae praetextae Bluestocking/Lucilla Lupaioli (Roma)
ore 17.45
In luce Francesca Cola/Volvon (Torino)
ore 18.30
Funhouse Bluteatro (Roma)

Domenica 22 dicembre
ore 15.00
Studio sul Purgatorio Lemuri Teatro/Zoe (Foligno PG)
ore 15.45
Nell’oceano il mondo Andrea Ciommiento – Enoch Marrella (Torino);
ore 16.30
Animemorte Teatrodilina (Roma)

Gli otto progetti rappresentano diverse direzioni di lavoro, si esprimono in differenti formati, diverse modalità, guardano ad una scrittura originale o ai testi classici del teatro, scelgono il corpo e la coreografia o un nuovo rapporto con il pubblico mischiandocisi o proponendo dei percorsi, guardano alla scienza o ai social network.

Domenica alle 20.00 verrà presentato lo spettacolo CucinarRamingo di e con Giancarlo Bloise, progetto vincitore dello scorsa edizione con le seguenti motivazioni “Il giusto equilibrio tra il ritmo della narrazione e l’amore per le arti della cucina, la precisione della preparazione gastronomica unita all’esotismo della favola, fanno di CucinarRamingo un piatto gustoso da servire a spettatori di ogni tipo. Giancarlo Bloise si distingue per la cura con cui sa amministrare gli ingredienti della propria creazione e per l’abilità con cui ha costruito, artigianalmente, una macchina visiva, ma capace anche di odori e di sapori”.

La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 22 dicembre 2013 alle 21.00, dove sarà attribuito anche il Premio “Renato Nicolini” ad una personalità della cultura che si sia distinta nella progettazione, nella cura e nel sostegno delle attività culturali e artistiche, esprimendo col suo operare un rinnovamento delle dinamiche relazionali e della stessa politica culturale.

Teatro Villa Torlonia – via Lazzaro Spallanzani 1 A
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Info www.tuttoteatro.com tel. 393 9929813
Per Studio sul Purgatorio la prenotazione è obbligatoria (393 9929813)

Sabato 21 dicembre, dalle 15.00 alle 19.00
Finali – presentazione di cinque progetti di spettacolo

Domenica 22 dicembre
dalle 15.00 alle 17.00
Finali – presentazione di tre progetti di spettacolo
ore 20.00
CucinarRamingo di e con Giancarlo Bloise
spettacolo vincitore del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” IX ed.
ore 21.00
PREMIAZIONE
Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” – X edizione
Premio Tuttoteatro.com “Renato Nicolini” – II edizione
PROGRAMMA E SCHEDE SINGOLI STUDI

Sabato 21 dicembre

ore 15.30
Teatri della Resistenza (PI)
Hic sunt leones. La storia di uno scienziato in tempo di guerra

ore 16.15
Gaetano Bruno (Roma)
genesiquattrouno

ore 17.00
Bluestocking/Lucilla Lupaioli (Roma)
Falsae praetextae

ore 17.45
Francesca Cola/Volvon (Torino)
In luce

ore 18.30
Bluteatro (Roma)
Funhouse

Domenica 22 dicembre

ore 15.00
Lemuri Teatro/Zoe (Foligno PG)
Studio sul Purgatorio

ore 15.45
Andrea Ciommiento – Enoch Marrella (Torino)
Nell’oceano il mondo

ore 16.30
Teatrodilina (Roma)
Animemorte

Teatri della Resistenza (PI)
Hic sunt leones. La storia di uno scienziato in tempo di guerra
In scena Dario Focardi, Paolo Giommarelli, Cristina Gardumi e Simone Faucci.

In antichità la poesia era considerata una via di comunicazione diretta con la divinità ed il sapere manifestato dai poeti era diverso da quello fornito dalla filosofia, prima vera scienza umana, basato sull’argomentazione e sul ragionamento logico. Questa distinzione, potrebbe essere tracciata anche oggi tra arte e scienza: l’arte possiede il suo oggetto senza conoscerlo, la scienza lo conosce senza possederlo. Eppure teatro e scienza pur corrispondendo a due campi della conoscenza, la cui logica non può che essere diversa, essi condividono la medesima matrice: quella narrativa e perciò confluiscono in un’unica avventura del pensiero. Con questo progetto raccontiamo questo connubio attraverso la biografia “straordinaria” del fisico italiano Bruno Pontecorvo. L’unico grande scienziato occidentale a scegliere l’Unione Sovietica. Scelta che non gli fece vincere il premio Nobel.

La compagnia Teatri della Resistenza è attiva dal 2004 nel campo del teatro civile, del teatro scienza, della giovane drammaturgia, della formazione teatrale e della progettazione di interventi di promozione e diffusione della cultura teatrale. Al centro del loro lavoro vi è l’ importanza della scelta e della presa di coscienza individuale per un miglioramento della vita sociale collettiva.

Gaetano Bruno
genesiquattrouno
un progetto di Gaetano Bruno e Francesco Villano
drammaturgia Gaetano Bruno

Non raccogliere le stelle per portarle sopra al monte
Sopra al monte non c’è luce, non c’è luce e tutto tace
Sto cercando mio fratello che l’ho perso e non ho pace
Stai attento a quel che cerchi che altrimenti ti dispiace.

Due figure si ritrovano in quel luogo eletto tempo prima oasi d’avventura per sentirsi al riparo dal mondo. Timorosi nei primi passi, ripercorrono i soliti rituali fortificando ad ogni risata il loro sodalizio. Due bambini ricominciano a giocare nella grotta che ha sancito la loro alleanza.
La diffidenza iniziale cede il passo al riconoscimento di sangue e gioco dopo gioco i due confermano il loro amore. Ma nei loro sguardi c’è adesso una strana luce, un riverbero che nessuno dei due ha mai colto prima negli occhi dell’altro. Un sospetto che li fa essere guardinghi tra loro, come non lo sono mai stati. Due fratelli trattengono il respiro per dirigersi verso quella separazione che cambierà per sempre la vita di entrambi.
Gaetano Bruno

Gaetano Bruno e Francesco Villano collaborano assieme da anni con diversi registi, attori e danzatrici. Questa indagine sulla fratellanza che prende spunto dalla vicenda di Caino e Abele del libro della Genesi, segna l’inizio di un’ indagine creativa verso un linguaggio teatrale che procederà di pari passo con una ricerca sul movimento, che caratterizzerà e costituirà la cifra poetica dell’intero processo artistico.

Bluestocking/Lucilla Lupaioli (Roma)
Falsae praetextae

Stiamo preparando dei flash mob teatrali, micro eventi cittadini da farsi per strada, nei supermercati, nei foyer, nei cinema, centri commerciali, piazze, pub, mercati, stazioni, nei luoghi attraversati e vissuti da ognuno di noi ogni giorno, per raccontare, in frammenti, la storia che stiamo vivendo come cittadini, come artisti e come umanità – partendo da gli Eraclidi e le Troiane di Euripide.
Vogliamo andare a parlare in mezzo ad ognuno, precipitare e irrompere nel momento presente di chi passa, di chi attende, di chi compra e consuma. Per stare con chi, come noi, attende e vive e respira e vorrebbe non essere ingoiato dalla romana maceria. Alla fine, può darsi che noi, attori che viviamo tutto questo attraverso la nostra pelle, romperemo l’incantesimo e ti mostreremo il conto, mendicando le tue monete. A meno che la furia o il pianto o la risata non ci trascinino fuori, sazi e ancora affamati. Come sempre, nutriti e magri di sola inutile arte.

Attori presi nel mucchio, attori consumati, attori famosi, attori dimenticati, attori per sbaglio e per caso, presi dalla strada, incontrati per le scale, abitanti del condominio, attori loro malgrado rapiti alle famiglie, orfani di mondo, mercenari fra le rovine, insaziabili, vulnerabili, famelici e soli. Vengono strappati al mucchio secondo necessità. Non lavorano mai tutti insieme o forse a volte sì. Non ce li possiamo permettere in ogni caso.
Per esempio Valeria Benedetti Michelangeli, Alberto Bellandi, Anna Cianca, Silvia Consoli, Eris Delprato, Riccardo De Filippis, Antonio De Stefano, Guido Del Vento, Alessandro Di Marco, Fabio Minicillo, Martina Montini, Sarah Nicolucci, Giulia Paoletti, Veronica Pinna, Armando Quaranta, Klaus Renzetti, Sofia Storniolo. Se servirà qualcun altro, ne abbiamo a iosa.

Bluestocking nasce da un’esperienza maturata in più di venti anni di lavoro nel campo dello spettacolo dal vivo e della formazione. Rivolti ad una poetica che ascolta e segue il ritmo del mutamento, orientiamo il nostro sguardo in direzione delle molteplici modalità di comunicazione e di produzione che rispondendo ai codici del presente, possono cercare e trovare manifestazioni non solo verbali, ma immaginifiche, sonore, fisiche, primitive, intime e visionarie.

Francesca Cola/Volvon (Torino)
In luce
di e con: Francesca Cola
suoni: Davide Tomat, Uktu Tavil, Paolo Spaccamonti
cura dell’immagine fotografica: Enrico De Santis – Progetto Bifronte
elementi di scena: Studio G.A.G.A., Saulo Guarnaschelli
produzione: VOLVON, Superbudda, Progetto Bifronte, Progetto PerCorpi Visionari del PO Transfrontaliero Italia Svizzera 2007-2013
liberamente ispirato alle immagini di Marco Cazzato
“In Luce” è una performance al buio per sette spettatori che condividono un’unica fonte di luce. E’ una riflessione in movimento sulla possibilità di essere guardati. Lo spettatore può cogliere frames delle apparizioni e dei mutamenti della performer. “In Luce” richiede all’occhio dello spettatore di rallentare per allenarsi al buio e uniformarsi alla cadenza delle immagini. Chi ricerca con occhio pronto può cogliere un senso soggettivo e giocare con le corrispondenze oggettive. In “In Luce” si assiste ad un “rivelarsi” dell’immagine che non è soltanto atto performativo, ma anche simbolico ed emotivo, come il mostrarsi graduale e non dato per scontato allo sguardo dell’altro. Durante la performance ci si immerge in una tensione al dettaglio visivo e sonoro, Si è portati ad entrare in modo totalmente soggettivo attraverso un tempo-ritmo condiviso, un ascolto e una visione che non sono solo fisici ma anche e soprattutto emotivi.
Francesca Cola è danzatrice e performer. I suoi lavori muovono verso la ricerca di una semiotica espressiva che veda l’utilizzo integrato del linguaggio corporeo-gestuale, quello visivo-spaziale e il mezzo elettronico per l’elaborazione di mappe sonore. Centro della sua ricerca è il vissuto emotivo e percettivo del performer e dello spettatore.

Bluteatro (Roma)
Funhouse
liberamente tratto da Verso occidente l’impero dirige il suo corso
di David Foster Wallace

adattamento e regia Luca Bargagna
con
Vincenzo D’Amato, Elisabetta Mandalari, Luca Mascolo, Massimo Odierna, Marco Palvetti
aiuto regia Maria Piccolo
progetto grafico Francesco Morgante

Funhouse è un progetto teatrale sulla scrittura di Wallace, un viaggio nel romanzo “Verso Occidente l’Impero dirige il suo corso”. Il libro racconta la storia di un gruppo di giovani che cerca di raggiungere la Riunione degli attori che hanno interpretato spot di McDonald’s. Quarantaquattromila persone che, sotto le telecamere, mangeranno. Funhouse è un’immersione in una scrittura vertiginosa. È una critica alle insidie della cultura dei media e alle degenerazioni del consumismo. In un’epoca che privilegia la semplificazione e la banalità dei processi linguistici, Wallace sceglie una scrittura difficile e impegnata. Proprio la scrittura sarà il centro dello spettacolo, in una costante ricerca delle possibilità recitative che questa lingua offre. Una lingua ardua, lontana da una scrittura teatrale, ma necessaria per la capacità di penetrare nel fondo delle cose. Ogni atomo di questa lingua va abitato con il corpo e con la voce, e lo spettacolo sarà anche lo spettacolo della scrittura.

BluTeatro è una compagnia formata da giovani attori professionisti diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nel 2010. Nel 2011 con “La Bottega del caffè” di Carlo Goldoni rappresenta l’Italia al Festival Internazionale di Teatro “Your Chance” di Mosca. Nello stesso anno vince il “Premio Attilio Corsini”.

Lemuri Teatro/Zoe (Foligno PG)
Studio su Purgatorio

regia di Emiliano Pergolari
con Emiliano Pergolari, Stella Piccioni
partitura sonora Michele Branca

Una stanza bianca. Potrebbe essere un carcere, un manicomio, un luogo di tortura, o il Purgatorio… Due personaggi: un uomo e una donna. Un dialogo serrato. Domande e risposte. Ma chi è la vittima? E chi il carnefice? Questo Purgatorio è una scatola di confessioni scomode, di sogni riflessi e capovolti, della memoria che assilla, del tempo che torna sui passi per l’eternità.
(..) Tu dici sempre che il tempo non scorre come pensiamo noi, ma gira all’infinito, si ripete nei modi più strani e che alcune cose che sembrano succedere prima in realtà succedono dopo.. (..)
Lemuri Teatro è uno dei percorsi artistici dell’Associazione Zoe, condotto dall’attore e regista Emiliano Pergolari. In questo progetto a tre, oltre a Pergolari sono coinvolti Stella Piccioni, attrice diplomata al Piccolo Teatro di Milano e Michele Branca musicista e studioso del suono e delle tecniche vocali.

Andrea Ciommiento – Enoch Marrella (Torino)
Nell’oceano il mondo

Il mondo viene travolto da internet trascinando con sé
le nuove generazioni in un oceano senza confini.
Masse di teenagers si accalcano sul battello di un Caronte digitale
che “batte coi remi chiunque s’adagia”.

Fausto è il protagonista di un viaggio oltreoceano.
Dialoga con i vizi che lo abitano e si diverte.
Sedotto dalle persone e dalle fantasie di un intero continente: abitudini alimentari e spirituali, college parties e scoperte web offerti dagli USA fino alla rivelazione di un’ossessione che il giovane italiano nasconde tra i versi di Dante e l’Inferno insegnato a scuola.

Andrea Ciommiento (creatore scenico) e Enoch Marrella (attore) collaborano insieme al progetto EduScé LAB, laboratorio di educazione alla scena e creazione drammaturgica a cura di Interazione Scenica e attivo nelle principali città italiane. Nel 2013, durante la residenza alle Officine Creative Ansaldo di Milano, nasce la creazione “Nell’oceano il mondo”.

Teatrodilina
Anime Morte
(dal romanzo di Gogol)
traduzione di Paolo Nori
con Francesco Colella, Silvia D’Amico, Leonardo Maddalena,
Mariano Pirrello, Stefano Scherini
sound designer Giuseppe D’Amato
drammaturgia e regia Francesco Lagi

La nostra intenzione è quella di fare una messa in scena di tutte le Anime morte (del primo libro, l’unico che Gogol ha completato), di dare corpo a tutti i personaggi, dal protagonista Cicikov fino a quelli che appaiono un attimo e poi spariscono come comete. Il girovagare di Cicikov che si muove alla ricerca di anime morte, cioè di uomini che hanno lasciato questo mondo, per arricchirsi accumulando il niente, è qualcosa che ci è sembrato subito assolutamente vivido e contemporaneo. Fare commercio del nulla è un’intuizione che sentiamo così attuale che vorremmo fosse il cuore del nostro spettacolo. La nostra drammaturgia è fatta solo di tagli ed è costruita sia con le scene che Gogol ha voluto dialogare sia con le scene che ha voluto solo raccontare. I personaggi spesso parlano di se stessi in terza persona, come si vedessero da fuori, e raccontano la loro storia per dare prova della loro esistenza. E ci è sembrata questa, un’idea coerente con lo spirito del romanzo. Le anime morte, infatti, non sono solo l’oggetto della compravendita che sta al centro della vicenda ma sono i personaggi stessi. Il testo fluttua in un mondo sospeso, la provincia russa senza nome dove Gogol ha voluto ambientare la sua storia, dove tutti i personaggi vivono in uno stato intermedio di coscienza, ripetono le loro giornate e le loro vite in un infinito presente. Sono anime già morte che usano le parole per restituirsi un senso e un’identità.

Teatrodilina è un gruppo di persone con esperienze artistiche diverse che si sono unite per condividere una pratica di teatro. Dal suono al video, dall’arte contemporanea alla scrittura, dal cinema alla musica. Alla base del nostro lavoro c’è la voglia di inventare spettacoli restituendo frammenti dei nostri percorsi e andando alla ricerca di un’identità. Fare teatro, per noi, è il gesto più contemporaneo e potenzialmente dirompente. Il nostro metodo è artigianale ma anche un po’ mistico.