Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Si discute in Europa la proposta Aidaa contro la macellazione e per nuovi diritti dei cavalli

Si discute in Europa la proposta Aidaa contro la macellazione e per nuovi diritti dei cavalli

| Il 27, Gen 2012

Avviato l’esame della petizione promossa da Lorenzo Croce presidente di Aidda

Si discute in Europa la proposta Aidaa contro la macellazione e per nuovi diritti dei cavalli 

Avviato l’esame della petizione promossa da Lorenzo Croce presidente di Aidaa

 

 

Roma – L’Europa apre la discussione sul delicato tema della macellazione dei cavalli e per il riconoscimento di nuovi diritti del cavallo nei paesi europei. E’ giunta oggi infatti la lettera firmata dalla presidente della commissione petizioni del Parlamento Europeo On. Erminia Mazzoni con la quale si comunica che è stato avviato l’esame della petizione promossa da Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA e dal direttore del dipartimento cavalli dell’associazione Catia Brozzi (responsabile della scuderia dell’ Unicorno) sulla richiesta di “divieto della macellazione dei cavalli e per nuovi diritti dei cavalli in Europa” e che la commissione petizioni ha chiesto alla Commissione Europea di: “un indagine preliminare sui vari aspetti del problema. La commissione per le petizioni proseguirà l’esame non appena le saranno pervenute le informazioni necessarie”. La proposta AIDAA-UNICORNO era stata depositata presso la commissione lo scorso 12 settembre con la quale si

chiede di vietare la macellazione dei cavalli abolendo le normative europee che lo consentono e di promuovere contemporaneamente l’elevazione del cavallo al rango di animale di affezione con gli stessi diritti e le stesse tutele che oggi l’Europa destina ai cani e ai gatti. “Non ci aspettiamo certamente una strada in discesa- ci dicono Lorenzo Croce e Catia Brozzi- ma sicuramente questo rappresenta un passo importante per tornare a discutere della macellazione dei cavalli e per provare a vietarla abolendo le normative previste a livello comunitario e allo stesso tempo chiedendo l’elevazione del cavallo al rango di animale di affezione cosi come lo sono cane e gatto. Il problema del randagismo equino- concludono Croce e Brozzi- è un problema che dovrà essere affrontato con determinazione, ovviamente evitando la macellazione coatta degli animali, compresi quelli che arrivano dalle gare, ma incentivando l’adozione degli animali non solo da parte di strutture protette ma anche da parte di singoli cittadini con l’introduzione di incentivi europei e nazionali che possano essere di stimolo ad adottare cavalli, anziani o a fine carriera togliendoli dall’atroce morte per la macellazione. Su questa che è un iniziativa AIDAA-UNICORNO ci aspettiamo il coinvolgimento di tutti gli amanti dei cavalli e degli animali, indipendentemente dalle sigle o dalle associazioni per portare avanti una battaglia che necessiterà di molto tempo e che sicuramente insieme a momenti di gioia ci riserverà lotte dure per evitare possibili amarezze”. Per info 3926552051-3478883546

ALLEGATO il TESTO DELLA PETIZIONE PRESENTATA A SETTEMBRE

I sottoscritti Lorenzo Croce presidente nazionale dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE e Catia Brozzi responsabile nazionale deldipartimento cavalli-equidi della medesima associazione. Sottopongono nelle forme previste dal regolamento a codesta Commissione

Petizioni del Parlamento Europeo la seguente petizione relativa alle politiche di tutela e riconoscimento di essere senziente per il cavallo e per gli altri

equidi e per la richiesta di moratoria della macellazione equina. Premesso che ad oggi esistono delle normative che permettono la macellazione

equina in particolare dei cavalli a fine carriera ed in particolare attraverso le normative nazionali e comunitarie che recitano testualmente quanto segue :

La DESTINAZIONE FINALE si deve indicare quanto prima e la scelta variportatata e vidimata sul passaporto (anche per gli equini registrati prima

dell’avvio dell’anagrafe); con questo si deve scegliere se l’animale potrà: 1. in un prossimo o lontano futuro essere Destinato al macello per la

Produzione di Alimenti per consumo umano (D.P.A.) : con questa scelta il proprietario o il detentore diventa responsabile nella filiera alimentare e l’azienda che ospita l’equide deve avere il registro dei farmaci. N.B. L’equidepotrà essere destinato alla macellazione non prima che siano trascorsi 6 mesidalla data della vidimazione del passaporto. 2. non essere destinato al macello per la produzione di alimenti per consumo umano (non D.P.A.). Questa opzione è irreversibile anche per i proprietari successivi; quando sarà giunta la sua ora l’animale dovrà essere obbligatoriamente avviato alla distruzione. I proprietari successivi devono essere informati della scelta.

N.B. L’opzione n° 1 è reversibile, ossia può essere cambiata volontariamente in qualsiasi momento o imposta dalle autorità sanitarie se decadono i requisiti affinché l’animale possa essere considerato D.P.A. Ad esempio se un cavallo viene rubato o comunque scompare dall’anagrafe senza che sia possibile ricostruire tutto il percorso, verrà escluso dalla macellazione in modo definitivo. Che tali norme contrastano di fatto con il diritto del cavallo e degli altri equidi di essere considerati, come oramai lo sono nel comune sentito dire degli esseri senzienti al quale mai dovrebbe essere riservato un trattamento crudele cosi come previsto dalla normativa su citata.

AIDAA nelle persone del suo presidente nazionale Lorenzo Croce e della responsabile del dipartimento cavalli Catia Brozzi chiede a codesta commissione di esprimersi in senso contrario rispetto alle normative vigenti ed in particolare di voler indicare al Parlamento Europeo la necessità dellarealizzazione di una norma che preveda.

– La moratoria delle macellazioni equine in particolare di quelle dei cavallidi proprietà e la conseguente immediata abolizione della norma su riportata o in subordine il divieto di vendita con scopo di destinazione alla macellazione dei cavalli di proprietà ed iscrivibili all’anagrafe equina.

– Il riconoscimento immediato del cavallo come essere senziente e quindi come soggetto portatore di diritti almeno al pari di quelli previsti in sede

comunitaria per i cani e i gatti e sanciti dalla carta dei diritti degli animali da compagnia.

– L’obbligo di isituzione di un anagrafe equina europea da realizzare attraverso la trasmissione dei dati delle singole anagrafi equine nazionali ed

obbligo di microchippatura del cavallo e registrazione della stessa alle anagrafe equine nazionali ed europea.

– L’introduzione dell’obbligo del criterio di diretta responsabilità del proprietario del cavallo in merito alla tenuta ed al benessere dello stesso animale in ogni fase della propria vita e l’introduzione di pesanti sanzioni di natura economica per chi abbandona, o favorisce l’abbandono di cavalli al

termine del loro ciclo di attività.

– Riconoscimento giuridico europeo e creazione di un fondo europeo per tutte

le associazioni ed i gruppi che si occupano di salvare, rieducare e mantenere in vita i cavalli abbandonati o sottoposti a sequestro o comunque destinati a usi non consoni con la loro natura equina.

LETTERA DEL PARLAMENTO EUROPEO PROT. 301022 DEL 23.01.2012 A FIRMA ON.ERMINIA

MAZZONI – PRESIDENTE LA COMMISSIONE PETIZIONI.

LA MOZIONE E’ ISCRITTA A RUOLO CON IL NUMERO 0973/2011

redazione@approdonews.it