Si è spento a Milano il poeta rosarnese Vincenzo Coratelli
redazione | Il 09, Dic 2010
Fu anche giornalista, romanziere e drammaturgo.Nel ’56 ricevette l”Ambrogino d’oro”
ISABELLA LOSCHIAVO
Si è spento a Milano il poeta rosarnese Vincenzo Coratelli
Fu anche giornalista, romanziere e drammaturgo.Nel ’56 ricevette l”Ambrogino d’oro”
ISABELLA LOSCHIAVO
ROSARNO-Vincenzo Coratelli, poeta , scrittore e giornalista di Rosarno, si è spento a Milano lotto dicembre 2010. Seguì studi classici approfondendo lo studio delle lingue orientali e della filologia classica. Allievo ufficiale nel 1936, combattè in Albania e in Grecia, quindi prigioniero di guerra in Germania per due anni. Rientrato in Italia, intraprese attività sindacale , culturale e sociale, diresse dal 1946 il settimanale della Camera Confederale del lavoro Battaglie del Lavoro, due collane di successo I Grandi amori e I Grandi Processi.La rappresentazione della commedia in tre atti Il ritorno, inserita nel programma di un Giornale parlato lo fece conoscere al grande pubblico. Successivamente pubblicò con Gastaldi il romanzo epistolare Sognai lamore, e fu segnalato dallo stesso editore per la commedia La nostra colpa.Lasciata la direzione di Battaglie del Lavoro nel 1948, si impose come direttore e fondatore del mensile Pensiero letterario,e successivamente della nota rivista mensileVie Turistiche.Per le sue benemerenze nel campo della cultura e per aver organizzato , nel 1956, il Natale dei bimbi ungheresi , fu nominato prima cavaliere e poi commendatore al merito della Repubblica. Gli fu assegnata la medaglia doro del Consiglio dei Ministri per la sua attività a favore degli artisti milanesi, e ricevette anche lAmbrogino doro del Comune di Milano . Fu socio di numerosi ed importanti Accademie. Organizzò il Sindacato degli artisti promuovendo col patrocinio del Presidente della Repubblica mostre nazionali di grande interesse. Pubblicò molte raccolte di liriche, tra cui: Guanciali di nubi, Peccatore di sogni, Custode delle ombre, Mani di vento , Luce bianca, Poiesis liriche scelte.Fu autore di libri scolastici per Estetiste, indossatrici e fotomodelle. In Vincenzo Coratelli la lirica è la storia del cuore umano , la poesia non è evasione, bensì mezzo per esprimere quel modo dolente e palpitante che lo rende partecipe del mondo , cosciente dei problemi sociali. Il suo linguaggio è piano , immediato proprio perché chiunque vi si accosti e possa trovare corrispondenza. La mia poesia nasce dal profondo del mio cuore; in essa trasferisco le mie emozioni, il mio stato danimo .La poesia mi dà la misura della mia anima che cerca in quella degli altri lamore-scriveva il poeta.